NEWSLETTER N.2

NEWSLETTER N.2

Newsletter #2 - 15|02|2021


Si è aperta una nuova pagina per il Paese

Nuove Ri-Generazioni è un’associazione di carattere sindacale, non culturale, tantomeno politico. Non siamo interessati alla disputa in corso sulle caratteristiche del nuovo Governo: quanto è tecnico, quanto politico, se è istituzionale, di unità nazionale, ecc. La nostra impressione è molto semplice e purtroppo difficile da controbattere: i partiti esistenti non sono riusciti a dar vita a un esecutivo che rispondesse alle emergenze in corso, hanno fallito su quello che è il loro compito primario, bene ha fatto pertanto il Presidente Mattarella ad aprire una pagina nuova. Ora vanno considerate solo le competenze e l’efficacia del nuovo Governo ad affrontare le emergenze del paese (sanitaria, sociale, economica). E decidere, invece che porsi domande astratte, cosa è possibile fare, ciascuno nel suo ambito, per aiutare il Paese a superare la grave crisi in corso.

La prima opinione, visto l’elenco dei Ministri, è che le competenze siano cresciute rispetto al passato: se le competenze sono più presenti fuori dai partiti che non dentro, non è certo colpa delle competenze…

Quanto alla efficacia di governo essa dipenderà da molte variabili che vanno governate al più presto, anche se sono decenni che ostacolano la governabilità. La prima è la burocrazia delle amministrazioni centrali, a partire dai ministeri. Non basta la competenza di un Ministro per essere sicuri che le macchine amministrative si rimettano in moto. È necessario uno svecchiamento (non solo anagrafico) del personale tecnico amministrativo, a partire dagli apicali, un coinvolgimento, una condivisione indispensabili perché una decisione di governo diventi operativa. Altrimenti non basterà un “governo forte” a realizzare i progetti. Un’altra variabile dipende dalla capacità (e dal buon senso) delle altre sedi istituzionali e di governo: le Regioni, le Città Metropolitane, le Province (ammesso che esistano ancora), i Comuni di media dimensione, i piccoli Comuni, le Aree Interne, ecc. Se prevarrà la logica della distinzione, separazione, contrapposizione e della pretesa autarchia cui abbiamo assistito negli ultimi mesi (o anni), nemmeno il nuovo Governo riuscirà a essere efficace sul territorio nazionale. La terza variabile dipende dalla reale volontà di collaborazione delle forze politiche di maggioranza: su questo contiamo che l’asse Mattarella-Draghi sia in grado di far giungere il Governo intatto al dopo pandemia. A ricomporre questa situazione politico istituzionale ormai sfilacciata possono contribuire anche le organizzazioni sociali, se sapranno insieme alzare lo sguardo oltre l’orizzonte dell’emergenza.

Noi cercheremo di fare la nostra parte nel ricercare un’interlocuzione con il nuovo Governo e aprire momenti di confronto con i governi territoriali sui temi della rigenerazione urbana per rispondere ai bisogni delle persone e del territorio in una logica di sviluppo sostenibile (ambientalmente, socialmente, economicamente sostenibile).

In particolare, come affiliati ASviS, siamo felici che Enrico Giovannini diventi ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per quanto siano rilevanti questi temi in una prospettiva di rilancio sostenibile del Paese. Gli auguriamo pertanto buon lavoro e lo assicuriamo che avrà nel sindacato degli Edili un interlocutore attento e continuo, come siamo stati nell’ultimo anno, anche come Associazione NuRiGe, con il dicastero precedente con i cui vertici amministrativi e politici abbiamo positivamente dialogato sui principali decreti riguardanti i cantieri (da attivare H24), i decreti sul “Superbonus” e sulla “Qualità dell’abitare”.

 

                                                                                       Il Presidente 


MORTI SUL LAVORO: BISOGNA AGIRE ORA

 

I dati recentemente diffusi dall’INAIL, relativi alle denunce sugli infortuni e morti sul lavoro del 2020, più che far riflettere dovrebbero far agire. Dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro nel campo delle costruzioni avvenuto pochi giorni fa in un cantiere di Savona che, come denuncia il Segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, porta a 16 il numero delle vittime nel settore delle costruzioni dall’inizio dell'anno

 

Leggi di più ...


MENO 110MILA LAVORATRICI E LAVORATORI A DICEMBRE

 

Il 2020 si conclude con un andamento negativo di tutti i principali indici dell’occupazione. Il calo mensile di -101 mila unità del mese di dicembre, rappresenta un forte campanello di allarme per l’anno in corso, facendo peraltro riferimento ad un periodo del 2019 in cui l’occupazione era già in leggero calo. Ad essere colpite sono soprattutto le donne.

 

Leggi di più...


O‍SSERVATORIO ANCE: LA PANDEMIA HA BLOCCATO LA RIPRESA

 

L’industria delle costruzioni è ancora in difficoltà: ad affermarlo è lo studio dell’ “Osservatorio Congiunturale sull’Industria” dell’Ance, secondo il quale la fase di rallentamento che sta attraversando l’economia insieme alla crisi sanitaria determinata dalla Pandemia da Covid hanno avuto un forte impatto sull’edilizia, spegnendo i primi timidi segnali positivi di ripresa riscontrati nel 2019. 

 

Leggi di più ...


NECESSARI VACCINI PER SALVARE LA VITA AGLI ANZIANI 

 

Una campagna vaccinale seria e veloce che porti il paese fuori dall’emergenza e che salvi la vita degli anziani, che anche in queste ore continuano a morire nelle Rsa o in un letto d’ospedale. A chiederlo lo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil insieme a Fnp Cisl, Uilp Uil. Una richiesta più che fondata

 

Leggi di più...


La salute in tutte le politiche

Sono in molti a chiedersi come saranno gli ospedali nel futuro, molte meno le persone che si domandano come si potrà garantire la tutela della salute nel territorio, nonostante gli evidenti limiti emersi nel sistema sanitario con l'emergenza pandemica, soprattutto nella gestione delle Regioni.

Troppo spesso l’ospedale viene costruito secondo concetti, principi e modalità più legati alla forma che non all'esigenza di soddisfare i bisogni delle persone che vengono curate, il sostegno da garantire alle loro famiglie o di rispettare la sicurezza di chi ci lavora. Si parte cioè dal contenitore e non da quello che deve essere fatto per la cura, l’ospitalità, la funzionalità e la sostenibilità.

I nuovi Ospedali, adatti cioè ad ospitare tecnologie, comfort e logistica indispensabili oggi e ancor più domani, dovrebbero sostituire le attuali strutture inadeguate che nel nostro Paese sono diverse migliaia (per vetustà, errori progettuali, incapacità di progettare pensando alla flessibilità per il futuro, per recepire l’innovazione, per far fronte a situazioni pandemiche come quella attuale) e portare a ripensare il sistema ospedaliero integrato ai servizi territoriali, non solo sanitari e alle loro funzioni (assistenza, trasporti e mobilità, commercio, lavoro, studio, al sistema urbano complessivamente inteso). 

 

Leggi di più...

 


Next Generation Ue: i giovani si confrontano sul futuro del Paese 

L'Italia dovrà dare attuazione al programma Next Generation Eu, varato dall’Unione europea per combattere le conseguenze della pandemia da Covid-19 e per rendere l’Unione più sostenibile, resiliente e giusta. Il nostro Paese – il maggiore beneficiario di tali risorse europee – dovrà predisporre entro aprile il proprio Piano nazionale di ripresa e resilienza.  Al fine di dare voce alle aspirazioni e alle proposte delle giovani generazioni su quale futuro disegnare per il Paese alla luce del PNRR - anche per perseguire l’obiettivo di giustizia intergenerazionale posto alla base dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, alla quale ha aderito anche l’Associazione nazionale Nuove Ri-Generazioni – ha organizzato il 10 febbraio, l'evento "Vogliamo decidere sul nostro futuro! I giovani valutano i piani italiani per il Next Generation Eu". 

Dall'evento è emerso un messaggio chiaro dai giovani alla politica: il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) deve essere profondamente migliorato. Con misure più forti per il mondo giovanile, l’indicazione di obiettivi quantificabili e un pilastro dedicato solo alle nuove generazioni.

 

Il video su Youtube 


‍Tutti hanno diritto ad una casa: processi migratori e condizioni di vita

 

 

 

 

Foto: Stefano Stranges

fotografo e fotoreporter indipendente - Walkabout, 2013 

Le città mostrano un ruolo di primo piano nel determinare le politiche abitative e le conseguenti condizioni di vita dei cittadini. Da un lato perché è proprio nelle città che si riscontrano le maggiori difficoltà di accesso alla casa, dall’altro perché è a livello urbano che sono state avviate interessanti iniziative su questo fronte. Nonostante ciò la popolazione in condizione di forte disagio abitativo in Italia è in aumento ed  composta da nuove categorie di individui a forte rischio di esclusione sociale ed economica. Il problema dell’accesso a un alloggio dignitoso  infatti particolarmente grave per la popolazione straniera, che oltre ai vincoli di carattere economico si trova a dover fronteggiare ostacoli di natura sociale, legati a pregiudizi e comportamenti discriminanti. Il Rapporto “The State of Housing in the EU 2019” ha dedicato in generale, al tema della casa, un approfondimento ad ogni Paese, tra cui l’Italia: solo il 4% della popolazione italiana ha accesso ad un alloggio con affitto calmierato, mentre il tasso di deprivazione abitativa si mantiene sull’11%, contro una media UE del 5,6%. Il rapporto indica anche una strada da percorrere: suggerisce che le politiche abitative urbane non solo favoriscano l’housing sociale ma siano integrate con le altre politiche, ad esempio quelle dei trasporti e segnalano un’evoluzione del ruolo degli housing providers che, spesso, oltre agli alloggi offrono altri servizi di natura economica e sociale come, ad esempio, partnership con i servizi per l’impiego, come nel caso dell’Emploi-Logement francese.  Il 1° ottobre scorso, l'Housing Europe Observatory ha pubblicato la sua ultima relazione "The State of Housing in the EU 2020" dove si denuncia che, mentre la crisi degli alloggi continua ad aumentare in tutta Europa, le azioni concrete da parte delle autorità pubbliche nazionali ed europee rimangono deboli. Se il costo delle abitazioni fosse preso in considerazione per valutare la percentuale di persone a rischio povertà, il dato schizzerebbe a 156 milioni di persone: uno dei dati statistici più critici per descrivere la situazione abitativa in Europa.

 



Consigli di lettura

" La medicina di genere costituisce un approccio innovativo indispensabile per studiare l’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso), socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Esistono, infatti, rilevanti diversità nell’insorgenza, nelle manifestazioni cliniche, nelle risposte ai trattamenti e negli esiti di malattie comuni a uomini e donne.."

 

Ministero della Salute, Collana Bussole IRCCS 2/20,luglio 2020

"La ricchezza dell’Italia sta nella sua diversità, nel suo policentrismo territoriale, antropologico, sociale e culturale. Geografia, morfologia e sedimentazioni storiche di lungo periodo hanno modellato un paese articolato, differenziato, granulare e rugoso: un caleidoscopio di paesaggi, boschi, climi, economie, tradizioni, dialetti, gastronomie, agricolture, città, istituzioni.... È anche da lì che si deve ripartire."

Antonio F.Barbera, F.Barca e al. MANIFESTO PER RIABITARE L'ITALIA Donzelli Ed., dicembre 2018

"Nei 13000 anni trascorsi dalla fine dell'ultima glaciazione, in alcuni casi sono sorte società industrialivere e proprie, in altre società agricole prove di cultura scritta, mentre in altre ancora ci si è fermati a tribù di cacciatori-raccoglitori dotati di soli utensili di pietra. Tali diseguaglianze hanno avuto un'importanza fondamentale nelle vicende del nostro pianeta.Perchè la ricchezza e il potere sono distribuiti in questo modo?"

 

Jared Diamond

ARMI, ACCIAIO E MALATTIE G.Einaudi editore, 1998, 2000, 2006, 2014 (Premio Pulitzer 1998)

"L'Unione Europea conta oggi 510 milioni di abitanti che invecchiano, l'Africa un miliardo e 250 milioni, il 40% dei quali ha meno di quindici anni. Se gli africani replicheranno ciò che è sempre avvenuto e avviene nella storia dell'umanità, fra trent'anni l'Europa avrà dai 150 ai 200 milioni di afro-europei, rispetto ai 9 milioni odierni. Una pressione migratoria di questa portata sottoporrà l'Europa ad una prova senza precedenti, col rischio di portare al parossismo la spaccatura tra élite cosmopolite e populisti difensori del suolo. Siamo di fronte ad un difficile punto di equilibrio tra interessi e ideali"

 

Stephen Smith

FUGA IN EUROPA G. Einaudi editore, 2018


Agenda 2030 ONU

RENDERE LE CITTA' E GLI INSEDIAMENTI UMANI INCLUSIVI, SICURI, RESILIENTI E SOSTENIBILI

 

Il Goal 11 si occupa del tema della sostenibilità urbana. Le città svolgono infatti un ruolo cruciale nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: la metà della popolazio- ne mondiale e i tre quarti della popolazione europea vive in aree urbane. Le città sono le maggiori responsabili della crescente pressione sull’ambiente, con quote elevate di prelievi di risorse naturali e restituzioni di inquinanti, e delle connesse implicazioni sulla sicurezza e sulla salute pubblica. È quindi necessario gestire in modo organico, integrato e sistemico le complesse interconnessioni che intrecciano tutte le possibili dimensioni della vita delle persone sul territorio.  

PROMUOVERE UNA CRESCITA ECONOMICA DURATURA, INCLUSIVA E SOSTENIBILE, UN'OCCUPAZIONE PIENA E PRODUTTIVA E UN LAVORO DIGNITOSO PER TUTTI

 

L'Obiettivo è dedicato alla promozione di un nuovo modello di sviluppo economico che co niughi crescita e salvaguardia ambientale, garantendo inclusione ed equità nella distribu- zione delle risorse economiche e delle condizioni lavorative. Si tratta di promuovere un modello di sviluppo fondato su driver in grado di aumentare il potenziale di crescita facendo leva in modo equilibrato su fattori qualitativi, e non solo quantitativi, capaci di generare effetti inclusivi e di sostenibilità. La tematica del lavoro viene affrontata con l’obiettivo di assicurare la piena occupazione e un lavoro dignitoso per tutti, comprese le categorie a più elevato rischio di esclusione (giovani, donne, persone con disa- bilità, migranti), assicurando equità nelle retribuzioni, migliorando le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro ed eliminando ogni forma di sfruttamento del lavoro.  

ASSICURARE LA SALUTE, IL BENESSERE PER TUTTI E A TUTTE LE ETA'

 

Diversi sono gli ambiti di intervento considerati per raggiungere questo obiettivo: ridurre la mortalità materno-infantile, debellare le epidemie, contrastare sia le malattie trasmissibili, sia le malattie croniche, promuovendo benessere e salute mentale. La diffusione di migliori condizioni igieniche e l’attenzione ai fattori ambientali costituiscono i prerequisiti necessari per ottenere avanzamenti in tutte le aree.

I sistemi sanitari sono chiamati a garantire la salute dei cittadini attraverso una adeguata copertura territoriale dei servizi essenziali, la presenza di personale medico preparato, finanziamenti cospicui, strutture resilienti pronte a fronteggiare anche le situazioni di emergenza, come la pandemia del Covid-19. La consistenza e la capillarità delle strutture sanitarie, la preparazione delle figure professionali, unite alla capacità di comunicare e all’interconnessione tra i vari elementi sono cardini fondamentali per il buon funzionamento del servizio sanitario nazionale. 

Nuove Rigenerazioni | via Giovanni Battista Morgagni, 27 | 100161 Roma

Se non desideri più ricevere la nostra newsletter, puoi cancellarti dalla mailing list con il bottone Annulla l'iscrizione