Newsletter #5 - 31|03|2021 |
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Per una rigenerazione urbana partecipata |
Stiamo vivendo la più grave crisi economica dal 1945. Stiamo subendo il sovrapporsi a questa crisi di una emergenza sanitaria globale, paragonabile per impatto alla epidemia da “spagnola” di un secolo fa. Ciò ha un enorme impatto sulle condizioni di vita (di educazione, di lavoro e di reddito) della popolazione italiana, già colpita da un lungo ristagno economico e sociale, con particolare riguardo agli anziani, ai giovani, alle donne. Quali politiche vanno avviate per contrastare il rischio della recessione e disgregazione sociale che si profila? È immaginabile che una ripresa economica derivante dalle dinamiche di mercato risolva tutto? Anche l’Europa ne dubita e intende accantonare la visione rigorista con cui ha affrontato (sbagliando) la crisi del 2008.
Come nel dopoguerra arriveranno ingenti risorse estere da spendere per far ripartire l’economia. Ma non siamo il Paese dinamico che c’era allora. Il peso demografico degli anziani è molto più alto e quello delle giovani generazioni (fattore propulsivo della ripresa) molto più basso. Le nuove competenze stentano a trovare lavoro in Italia, crescono gli scoraggiati, le donne restano in casa a supplire nella cura della famiglia alle carenze dei servizi pubblici. Il mercato del lavoro italiano è congelato da anni in una domanda di lavoro che non trova la propria offerta e un’offerta che non trova i profili professionali richiesti: non c’è niente di più passivo delle cosiddette “politiche attive” del lavoro.
Ma non è sufficiente lubrificare (con sussidi) un meccanismo economico arrugginito, come molti pensano si debba fare perché la macchina riparta e il mercato torni a produrre e redistribuire ricchezza.
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Il Presidente
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BELLA, SOSTENIBILE, INCLUSIVA: COSI' DOVRA' ESSERE LA CITTA' DEL FUTURO
Come suggerito alla presentazione del New European Bauhaus nel gennaio 2021, il cambiamento verso una transizione verde deve essere visto come un'opportunità che genera bellezza, cultura, resilienza e coesione a più livelli. In altre parole, deve essere concepita come un'opportunità che fornisce nuovi servizi per il benessere dei cittadini, una migliore efficienza per il clima e la gestione urbana, nonché nuovi motori per lo sviluppo economico e sociale. Il nuovo Bauhaus è un progetto lanciato dalla Commissione dell'Unione europea chiamando donne e uomini impegnati nell’arte, nell’architettura, nell’ingegneria ma anche studenti e, più in generale, innovatori con idee rivoluzionarie per le città del futuro.
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UN'EDUCAZIONE PIANEGGIANTE NON E' UN TRAGUARDO MA UNA SVENTURA (MONTAIGNE, 1588)
Di Serena Moriondo
Nella rubrica "Caffè" pubblicata il 17 marzo sul Corriere della Sera Massimo Gramellini punzecchia Noémie Giard, curatrice del museo Carnavalet dedicato alla storia della città di Parigi, perché ha trasformato Luigi XIV in Luigi 14 (“come un taxi”) affermando appunto che “i numeri romani non possono diventare un ostacolo alla comprensione”. Gramellini le risponde così" ...Ai tempi di Luigi XVI-16 le avrebbero tagliato la testa per molto meno. Noi gliela risparmiamo volentieri, a condizione però che la usi. ..."
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PINQuA: PROGRAMMA INNOVATIVO NAZIONALE PER LA QUALITA' DELL'ABITARE
Apriamo una finestra sulle città per vedere quali progetti le Amministrazioni locali hanno scelto per partecipare al bando del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. Ricordiamo che ciascun ente locale, con i requisiti previsti dal Decreto Interministeriale n. 395 del 16/09/2020, aveva la possibilità di presentare entro il 16 marzo fino a tre idee progettuali, con un contributo massimo per ogni proposta ammessa di 15 milioni di euro. Per la presentazione delle Proposte definite “Pilota ad alto impatto strategico sul territorio nazionale”, il termine è fissato per il 15 aprile 2021.
Link: Scheda Città di Torino
Link: Scheda Città di Milano
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La forma d'una città cambia, ahimè, più in fretta del cuore di un mortale (Baudelaire, 1857) |
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Siamo abituati a pensare che le città esistano da sempre ma non è così, sono il frutto di un lentissimo processo evolutivo e di numerose trasformazioni, caratterizzate da fasi di crescita, ma anche di declino e di scomparsa.
La progettualità che ha visto sorgere le città è legata alla scelta del sito di stanziamento, dalla posizione rispetto al territorio circostante, dalla fisionomia della pianta, a struttura più meno regolare, dalla distribuzione delle diverse funzioni sociali (economiche, politiche, religiose, abitative, assistenziali, ricreative ecc.), dalle forme e stili delle architetture così diverse tra oriente e occidente, tra nord e sud del mondo.
Come è accaduto in altri campi, il modello di città che si è affermato su scala mondiale è fondamentalmente, seppur con diverse varianti, di tipo europeo occidentale. La città moderna è articolata in centro e periferie e concentra in una complessa, quanto formidabile, macchina organizzativa il massimo di risorse (amministrative, culturali, tecniche, produttive, finanziarie e umane) e di consumo (suolo, acqua potabile, energia), estendendo sul resto del territorio il proprio controllo mediante reti di trasporto e comunicazioni. Questo tipo di città è figlia della rivoluzione industriale e non ha più di 250 anni.
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Cosa abbiamo imparato? E’ la domanda che si è posta un’indagine promossa da UNESCO, UNICEF e Banca Mondiale (2020) sulle risposte educative di oltre 140 Paesi, in relazione alle chiusure delle scuole al tempo del COVID-19. I risultati dell'indagine sono molto chiari: le risposte educative hanno contribuito ad allargare le iniquità tra i Paesi e all’interno delle stesse nazioni. Ad esempio, i Paesi a basso e medio reddito hanno avuto maggiori probabilità di sperimentare chiusure scolastiche più lunghe rispetto ai Paesi ad alto reddito. La maggior parte dei Paesi a basso reddito non ha trovato l'apprendimento a distanza sufficientemente efficace, anche per mancanza delle necessarie dotazioni tecnologiche, tanto da sostituire le giornate scolastiche tradizionali. Ciò, probabilmente, ha contribuito, nella maggior parte dei Paesi a basso reddito, che pianificano il ritorno all'insegnamento e all'apprendimento in presenza, alla riapertura delle scuole, rispetto all'uso più diffuso di combinare l'apprendimento remoto e di persona tra i Paesi a reddito più elevato. Tuttavia, la maggior parte dei Paesi a basso e medio-basso reddito ha anche riferito di non avere risorse sufficienti per riaprire le scuole in sicurezza. In effetti, la riduzione dei finanziamenti per l'istruzione segnalata da un Paese su cinque è molto preoccupante, soprattutto in questo momento in cui gli investimenti nell'apprendimento non sono mai stati così critici. Milioni di studenti e studentesse devono ancora affrontare la chiusura prolungata delle scuole. Questa incertezza pone seri problemi.
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"Unequal City esamina alcuni dei drammatici cambiamenti economici e sociali che hanno avuto luogo a Londra negli ultimi quarant'anni. Descrive come la mutevole struttura industriale di Londra, in particolare il passaggio da una città industriale a una città basata sui servizi, e i cambiamenti associati nella struttura della classe professionale e nella struttura dei guadagni e dei redditi, hanno lavorato al mercato immobiliare e alla gentrificazione dei grandi parti del centro di Londra. Ciò ha avuto importanti conseguenze sia per la struttura sociale che per l'ambiente edificato di Londra."
Chris Hamnett, UNEQUAL CITY, Psychology Press, 2003
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"La città disegnata agli albori dell'urbanistica moderna, all'inizio del Novecento, è una macchina che funziona perfettamente. È efficiente, organizzata, razionale. Qualche decennio dopo comincia ad affermarsi il mito della programmazione e delle strategie dei piani alle varie scale. Arrivando ai nostri giorni un altro mito, quello delle smart city, realizza il sogno digitale della connettività totale, delle relazioni veloci e simultane. Quest'opera racconta la dimensione sperimentale, folle e creativa che evita strade già percorse e modelli assodati. Ma anche l'adozione - ormai quasi trasgressiva - del semplice buonsenso, grazie al quale la creatività assume una dimensione quotidiana.."
Elena Granata, BIODIVERCITY, CITTÀ APERTE, CREATIVE E SOSTENIBILI CHE CAMBIANO IL MONDO, Slow Food Editore ed al., 2019
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CITTA' RACCONTATE NEI LIBRI
Italo Calvino, CITTA' INVISIBILI, Ed. Einaudi, 1972
Nel libro ci sono 55 città divise in base a una categoria (sono 11 in totale), dalle “città e la memoria” alle “città nascoste” .
Un libro poliedro, come sostiene Calvino, "e di conclusioni ne ha un po' dappertutto, scritte lungo tutti i suoi spigoli."
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ISTRUZIONE DI QUALITA' PER TUTTI
Il Goal 4 affronta il tema dell'istruzione di qualità, fattore rilevante per migliorare la vita delle persone e assicurare uno sviluppo inclusivo e sostenibile. I target da monitorare riguardano diverse dimensioni: l'accesso per tutti all'istruzione di ogni ordine e grado (scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, e terziaria), la qualità dell'istruzione, il possesso delle conoscenze e delle competenze per entrare nel mercato del lavoro, l'eliminazione delle disparità di genere nell'istruzione e la parità di accesso per i più vulnerabili, il monitoraggio delle strutture scolastiche, in modo che siano adatte alle esigenze di tutti, senza lasciare indietro nessuno.
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PROMUOVERE SOCIETA' PACIFICHE E INCLUSIVE
Il Goal 16 è dedicato alla promozione di società pacifiche e inclusive che garantiscano l'accesso universale alla giustizia e la creazione di istituzioni respondabili ed efficaci. Gli obiettivi dell'Agenda 2030 non possono realizzarsi in assenza di società paciifiche, responsabili e prospere. Ristabilire la pace nei Paesi in conflitto attraverso istituzioni efficaci è l'elemento principe per il raggiungimento dell'equità e della giustizia sociale, intergenerazionale, in conformità al principio ispiratore dell'Agenda "Leave no one behind" che implica una particolare attenzione alla salvaguardia dell'ambiente, degli ecosistemi e di tutte le specie che lo abitano.
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RAFFORZARE I MEZZI DI ATTUAZIONE E RINNOVARE IL PARTENARIATO MONDIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Il Goal 17, incentrato sul rafforzamento dei mezzi di attuazione dell'Agenda 2030 e sulla promozione del partenariato mondiale - è un obiettivo con uno spiccato carattere trasversale rispetto agli altri Goal che prevedono, inevce, mezzi di attuazione specifici. La cooperazone, principio insito nel concetto stesso di sostenibilità, rappresenta il presupposto di base per l'attuazione dell'Agenda. La collaborazione deve realizzarsi a livello internazionale, nazionale e locale e coinvolgere istituzioni pubbliche, settore privato e società civile, rafforzando la solidarietà a livello globale e tutelando i bisogni delle categorie più vulnerabili.
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Nuove Rigenerazioni | via Giovanni Battista Morgagni, 27 | 100161 Roma
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