Newsletter #14 - 18|11|2021 |
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Una nuova sfida per Roma e il sindacato |
La settimana scorsa si è tenuta a Roma l’Assemblea Organizzativa della Fillea Roma-Lazio alla presenza di Michele Azzola, segretario regionale della Cgil e di Alessandro Genovesi, segretario nazionale della Fillea. Benedetto Truppa (segretario Fillea Roma-Lazio) nella sua relazione ha esposto in maniera precisa e argomentata un’idea di rigenerazione urbana che spiega bene perché è nata la nostra Associazione. Rigenerazione non equivale a restauro e nemmeno a riqualificazione urbana, tantomeno all’espansione incontrollata dell’edilizia abitativa e di servizio dei decenni scorsi. Rigenerazione è molto di più..
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Il Presidente
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UN PASSO AVANTI E DUE PASSI INDIETRO
Il ministro Cingolani può spiegarci quanto vuole che l'accordo di Glasgow è "un passo avanti, perché tutti gli Stati hanno convenuto sulla necessità di accelerare il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, mantenendo il riscaldamento globale a circa 1,5 gradi (invece di 2) nella seconda metà del secolo" ma non è convincente, perchè la politica dello struzzo non lo è mai .
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NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L'ACQUA SPORCA
Da quando è partita, la misura del Superbonus 110% ha raggiunto 57.664 interventi, per un ammontare di quasi 10 miliardi di euro, di cui oltre 2 mld realizzati solo nei mesi di luglio e agosto grazie alle semplificazioni introdotte dal Governo con il DL 77/2021. Il provvedimento era stato caldeggiato da numerosi soggetti istituzionali e politici, parti sociali, mondo produttivo, associazionismo. Tra questi anche Legambiente, Fillea e Spi Cgil, Auser e l'Associazione Nuove Ri-Generazioni. Ora però non tutti sono più così d'accordo sull'incentivo, tanto da chiedere di abolirlo. Alcune delle motivazioni richiamate in tal senso da Legambiente sono condivisibili ma ...
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BUONE PRATICHE
Esperienze contrattuali locali e di programmazione pubblica particolarmente innovative, che riguardano gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione urbana.
Link: Scheda Buone Pratiche 6
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EFFETTO SAN MATTEO
Si chiama "Effetto San Matteo", si rifà al Vangelo secondo Matteo 13,12 là dove recita “Perché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche quello che ha”. Così potremmo descrivere il crescente divario tra ricchi e poveri (e tra paesi sviluppati e in via di sviluppo), un divario che ha aumentato le disuguaglianze e ampliato la trappola della stratificazione sociale. L’Effetto San Matteo mostra effetti equivalenti a quelli economici in diversi altri contesti come l'educazione, la salute e altri.
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L'urbanismo transitorio è un nuovo approccio alla rigenerazione urbana che da alcuni anni si sta sperimentando con successo in Francia. Amministrazioni e proprietari privati di immobili inutilizzati lavorano per coinvolgere le comunità in un processo dedicato a sperimentare nuovi usi degli spazi che possono innescare processi di cambiamento rigenerativo non solo immobiliare. Si tratta, infatti, di una innovazione necessaria del modo di "fare e vivere la città" dove la priorità attribuita alla rigenerazione urbana spinge verso la ricerca di modelli di riuso capaci di generare impatti sociali, culturali ed economici tangibili. Le città, basta guardarsi intorno, sono “piene di vuoti”, spazi non più utilizzati, edifici abbandonati, dalle caserme ai cantieri navali, dalle fabbriche agli uffici vuoti, un patrimonio storico deteriorato soprattutto nelle periferie, che rappresentano insieme un problema e un’opportunità per lo sviluppo del territorio, radicalmente altro dall’espansione insediativa e dal consumo di suolo.
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LA CITTA' A META' STRADA TRA UNA STELLA E UN SOCIAL NETWORK
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Molti studi negli ultimi decenni hanno dimostrato che le proprietà degli insediamenti urbani contemporanei, dai risultati socio-economici, all'area territoriale, fino all'estensione delle infrastrutture, variano in modo sistematico e prevedibile con la dimensione della popolazione. Un fenomeno che si basa sulla matematica e, più precisamente, sulla teoria dell'urban scaling, il cui insieme di regole (che definiscono l'analogia tra le leggi matematiche e l'espansione urbana) fu indicato per la prima volta nel 2014. Crescendo, spiegano gli esperti, le città obbediscono a diverse regole matematiche. In un articolo pubblicato nel 2013 sulla rivista “Science” tratto da “Le origini del ridimensionamento nelle città” di Louis M.A. Bettencourt, docente della facoltà di sociologia dell’Università di Chicago, si legge ad esempio che le misure dell'estensione fisica delle infrastrutture urbane aumentano più lentamente della dimensione demografica della popolazione, mostrando così economie di scala. La teoria recente, basata su analisi comparative di grandi insiemi di dati per molti sistemi urbani in tutto il mondo, ha proposto che queste proprietà delle città moderne assumano una semplice forma matematica ed emergano da alcuni principi generali dell'organizzazione sociale umana.
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Secondo il Rapporto SOFI 2021 che presenta lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo, nel 2020, tra 720 e 811 milioni di persone hanno affrontato la fame (ben 161 milioni in più persone rispetto al 2019, pari a quello dei cinque anni precedenti messi insieme). Contemporaneamente più di 1/3 del cibo prodotto al mondo non viene consumato, viene buttato e perso e i costi delle cure mediche legate alle cattive abitudini alimentari superano il 5% del PIL ogni anno. Per fine secolo, nel mondo saremoi 11 miliardi di persone. Diventa, quindi, urgente che insieme al raggiungimento del Goal 2 “Sconfiggere la fame”, si presti maggiore attenzione alle modalità di produrre e consumare il cibo, perché azioni che sembrano insignificanti, contribuiscono invece ad aggravare la situazione globale, aumentando gli sprechi, le risorse necessarie per smaltirli, l’energia consumata e vanificano gli sforzi per il cambiamento necessario alla produzione di alimenti sostenibili derivante dall’aumento della popolazione. Sostenibilità alimentare significa anche ottimizzare le risorse per garantire produzioni a basso impatto ambientale. Per questo nascono le vertical farm, vere e proprie fabbriche del cibo.
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"La crisi dell'auto e il declino industriale che hanno colpito Torino e il suo hinterland. Gli imprenditori locali che hanno smesso di investire, sono fuggiti e hanno delocalizzato. Una classe politica miope e poco coraggiosa, incapace di gestire adeguatamente il cambiamento. È il contesto in cui si inseriscono le storie di alcune lavoratrici che hanno perso il lavoro e che qui si raccontano. Descrivono la fatica, la rabbia e la disperazione, e come per le donne sia ancora più difficile. Ma raccontano anche la fierezza e la dignità. E ricordano i momenti di lotta, quando sono riuscite a far sentire la loro voce. Perché il lavoro è vita: Senza il lavoro non sei più niente! Ti portano via tutto, anche la tua identità".
EDI LAZZI, Buongiorno, lei è licenziata, Ed.Gruppo Abele, 2021
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"Nel settore dell’edilizia la transizione ecologica è già in atto da diversi anni, grazie a materiali altamente performanti e a innovazioni nelle metodologie progettuali e costruttive. Il volume si divide in tre parti: la prima raccoglie visioni di carattere nazionale ed europeo sulle strategie in atto e i progetti futuri per promuovere la sostenibilità nel settore delle costruzioni; la seconda presenta più di quaranta casi studio recenti di edifici certificati; la terza è composta invece da quattro casi studio che mettono al centro non il singolo edificio ma quartieri e, in un caso, un’intera città. Oltre a dare una panoramica aggiornata del settore del green building certificato, il libro indica un percorso che renderà la filiera capace di raccogliere le sfide dei prossimi anni."
GIULIANO DALL'O' Green Buildings in Italy, Ed. Ambiente, 2021
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" Democrazia radicale e cambiamento climatico, femminismo e orgoglio LGBT, black activism e nuovo internazionalismo, inclusione al tempo dei big data e migrazioni come processi di ridefinizione della cittadinanza. Quali sono oggi i temi di frontiera che tracciano le rotte per una nuova politica progressista? Guardando alle tesi più radicali della letteratura internazionale, il libro prende in esame le prospettive che hanno il coraggio di cambiare e di proporre orizzonti per cui valga la pena lottare.”
ENRICO BIALE, CORRADO FUMAGALLI, Per cosa lottare. Le frontiere del progressismo Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2019
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Nuove Rigenerazioni | via Giovanni Battista Morgagni, 27 | 100161 Roma
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