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 Di Serena Moriondo

Immagine ricchi poveriIl povero non esiste come fatto ineluttabile, la sua esistenza non è politicamente neutra, né eticamente innocente. Il povero è il sottofondo del sistema nel quale viviamo e del quale siamo responsabili” (Gustavo Gutierrez)

Anche in Italia 1 persona su 10 è povera, 1 su 4 a rischio povertà. Una quota di famiglie in povertà assoluta sul totale che, fra il 2005 e il 2021, è più che raddoppiata.

La povertà è un fenomeno multidimensionale, prodotto dall'interazione di una pluralità di elementi e non legato soltanto alla mancanza di lavoro. Ne sono corresponsabili, in Italia, la crescente precarietà del mercato del lavoro, i bassi tassi di occupazione femminile, la frammentazione e l'eterogeneità del sistema di protezione sociale, la scarsa e diseguale disponibilità di servizi di conciliazione famiglia-lavoro, le forti differenze territoriali. Un quadro reso ancora più difficile dalle due crisi che hanno caratterizzato i primi vent'anni del secolo, quella finanziaria del 2008, che ha avuto una ricaduta nel 2012, e quella pandemica, non ancora conclusa. I fatti più recenti, inerenti i conflitti, che hanno sconvolto l’equilibrio geopolitico hanno ulteriormente aggravato la situazione socio-economica mondiale.

Nella nota allegata approfondiamo varie dimensioni della povertà: alimentare, educativa, sanitaria, energetica con dati, letture del fenomeno da parte di esperti e raccomandazioni delle principali organizzazioni internazionali impegnate a sconfiggere la povertà, soprattutto minorile.

Link: POVERTA-_SVANTAGGIO_O_INGIUSTIZIA_-_Moriondo_13022023_.pdf