Vi segnaliamo l'articolo di particolare interesse di Simone Ogno dal titolo "SACE si rimangia la parola e non abbandona le fossili?", per ReCommon, del 15.02.2023. L'articolo è stato segnalato dal movimento dei giovani ambientalisti Fridays For Future. ReCommon è un’associazione che crede in una transizione giusta e non solo ecologica, centrata sulla partecipazione attiva delle persone e sulla loro azione collettiva e, per raggiungerla si imegnano a segnalare gli abusi di potere e a controllare l’operato delle istituzioni pubbliche e delle grandi multinazionali. Simone Ogno è Campaigner finanza e clima per ReCommon.

"A novembre 2021, in occasione della Conferenza sul clima (COP26), 34 paesi e cinque istituzioni finanziarie pubbliche hanno firmato la cosiddetta “Dichiarazione di Glasgow”, un impegno senza precedenti per porre fine a nuovi finanziamenti pubblici internazionali ai combustibili fossili entro il 31 dicembre 2022. Se tutti i firmatari mantenessero l’impegno preso, sarebbe possibile sottrarre una media di  28 miliardi di dollari all'anno all'industria fossile. L’Italia ha aderito solo all'ultimo minuto, nonostante avesse la co-presidenza del vertice. (..)  l’Italia è il sesto finanziatore pubblico al mondo di progetti fossili, più dell’Arabia Saudita o della Federazione russa, dietro solo a Giappone, Canada, Corea del Sud, Cina e Stati Uniti. La maggior parte di questi finanziamenti passano per SACE (Servizi Assicurativi per il Commercio Estero), l’assicuratore pubblico italiano controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze. (..) Il più delle volte, le multinazionali e, di conseguenza, SACE, si inseriscono in contesti attraversati da forti instabilità socio-politiche, acuendole, oppure operano a stretto contatto con i governi che le alimentano. In entrambi i casi l’industria del petrolio e del gas ha un ruolo da protagonista (..)"

Link: Sace_si_rimangia_la_parola_data_e_abbandona_le_fossili.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo