Vi segnaliamo l'articolo di particolare interesse dell'architetto Diego Zurli dal titolo "Il mondo del troppo e quello del poco", per Nuove Ri-Generazioni Umbria del 5.04.2023.
"La storia ci insegna che la modernità italiana si è interamente fondata sulla trasformazione dei fiumi della penisola - in particolare per produrre energia idroelettrica - e, in tempi meno recenti, sulle bonifiche idraulico-agrarie. Tramite tali attività, nel ventesimo secolo, l’ingegneria ha plasmato il paese accompagnandolo nella transizione da una società essenzialmente agricola ad una società industriale. Ma oggi, in tempi di mutamenti climatici, occorre essere consapevoli che le soluzioni del passato e le stesse infrastrutture di cui possiamo disporre sono per lo più la risposta ai problemi di ieri. Perché i problemi e la loro dimensione non sono più gli stessi. La tesi che si intende sostenere, pertanto, è che una profonda trasformazione del sistema di gestione dell’acqua rappresenta la condizione indispensabile per far fronte alla transizione ecologica indotta dai cambiamenti climatici nel ventunesimo secolo"
Link: Il_mondo_del_troppo_e_quello_del_poco.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo