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Foto Rossella Muroni 4"Poco più di un anno fa, dopo due deliberazioni sullo stesso testo sia al Senato che alla Camera, come richiesto per le leggi che modificano la nostra Carta fondamentale, è stata approvata in via definitiva la riforma che introduce tra i principi fondamentali della nostra Costituzione la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali. (..) Una innovazione davvero epocale, compiuta anche a tutela dei giovani di oggi e di domani, di quella Next Generation che l’Europa ha messo al centro del suo più ambizioso e generoso piano di rilancio. (..) Ma come si intreccia questa importantissima riforma costituzionale con il tema dell’autonomia differenziata?"

Risponde a questa domanda, in un articolo per l'ARCI del 30 aprile, la Presidente dell'Associazione Nuove Ri-Generazioni, Rossella Muroni,  e lo fa indicando "almeno 3 piani di analisi con cui un’ecologista può rispondere a questo quesito: quello che è successo, le sfide che ci attendono ed una premessa costituzionale."

In primo luogo la Muroni sottolinea - facendo alcuni esempi che riguardano l’aria, il suolo, l’energia - come "nel dibattito politico sulla proposta di autonomia differenziata Calderoli-Meloni" manchi "totalmente un’analisi dei risultati del trasferimento di poteri alle regioni già avvenuto su materie ambientali di grande importanza quali il trasporto pubblico, le infrastrutture, la diffusione delle energie rinnovabili." 

In merito alle sfide che ci attendono sottolinea come "oggi sono proprio le regioni e i loro ingarbugliati iter autorizzativi a rappresentare il collo di bottiglia che" ad esempio "impedisce al nostro paese di sviluppare la produzione energetica da fonti rinnovabili e quindi raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione sottoscritti a livello europeo. Secondo i dati Legambiente al marzo 2023 sono 1364 gli impianti in lista d’attesa, ossia in fase di VIA, di verifica di Assoggettabilità, di valutazione preliminare e di Provvedimento Unico in Materia Ambientale a livello statale. Il 76% distribuito tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna." In sostanza - spiega Muroni nel suo articolo - "Inquinamento atmosferico, lotta al dissesto idrogeologico, contrasto dei mutamenti climatici, politiche di adattamento agli eventi metereologici estremi: sono tutti problemi che richiederebbero una visione complessiva, un approccio alla complessità, una programmazione nazionale, politiche fiscali e programmazione economica pluriennale. Insomma uno Stato coeso e forte che sappia assicurare un piano industriale e di sviluppo economico che tenga insieme la lotta ai mutamenti climatici e la lotta alle diseguaglianze sociali."

Circa "La premessa costituzionale accennata all’apertura di questa riflessione - prosegue la Muroni, riguarda il fatto che - oggi abbiamo la possibilità di poter ragionare sulla proposta Calderoli senza ideologismi ma partendo dalla riprova di quello che abbiamo visto in questi ultimi drammatici anni." In sostanza l’esperienza della pandemia ha dimostrato che, "nonostante quanto dice l’articolo 117 che prevede che sia lo Stato a determinare i LEP in materia di diritti civili e sociali (e oggi anche ambientali), questi LEP non sono in grado di ridurre le disuguaglianze e la distanza tra le regioni." (..) È chiarissimo a tal proposito il monito dell’economista professor Gianfranco Viesti “Se volessimo finalmente dare attuazione al regionalismo in Italia, per come previsto in Costituzione, dovremmo iniziare a costruire dalle fondamenta e non dal tetto."

Conclude con una considerazione a difesa della nostra Costituzione: "Una volta fissato come il Paese, in coerenza ed armonia con gli indirizzi europei, debba traguardare gli obiettivi della decarbonizzazione, del rispetto dell’ecosistema e della biodiversità, dell’indipendenza energetica, della tutela ambientale dovremmo necessariamente prevedere un protagonismo territoriale e una partecipazione rafforzata che non possono però diventare frammentazione e schizofrenia istituzionale. Come sempre, basterebbe seguire davvero lo spirito della Carta Costituzionale." 

Link: Articolo di Rossella Muroni

Per la Redazione - Serena Moriondo