Mentre la sintesi del Sesto rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, pubblicata a marzo 2023, non lascia dubbi sulla necessità di azioni urgenti e ambiziose per poter garantire un futuro equo e sostenibile alle future generazioni, in Italia, la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico soprattutto a fronte delle condizioni di siccità, da un lato, e di maltempo che proprio in queste ore si stanno abbattendo su Emilia Romagna e Marche, continuano a non essere una priorità per il Governo della Presidente Meloni.
Per questo motivo, tra i numerosi eventi organizzati dai gruppi di lavoro ASviS abbiamo selezionato quello intitolato "Cultura e cambiamento climatico", che si è svolto l'11 maggio a Bologna.
L’evento, in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali ha inteso offrire una riflessione sulla connessione tra cambiamento climatico e patrimonio culturale, attraverso i temi evidenziati nel rapporto "Future of our pasts: engaging cultural heritage in climate action" redatto da Icomos (International council of monuments).
La tesi di fondo è che il patrimonio culturale non solo rischia di essere perdutamente compromesso dagli eventi estremi ma è anche in grado di offrire un potenziale immenso e praticamente inutilizzato per guidare l'azione per il clima e sostenere transizioni etiche ed eque da parte delle comunità verso percorsi di sviluppo a basse emissioni di carbonio e resilienti ai cambiamenti climatici.
Realizzare questo potenziale, tuttavia, richiede sia un migliore riconoscimento delle dimensioni culturali del cambiamento climatico sia un adeguamento degli obiettivi e delle metodologie riguardanti la conservazione e la tutela del patrimonio.
Un evento, dunque, quello organizzato presso l'Auditorium Enzo Biagi a Bologna, a nostro parere particolarmente interessante di cui vi offriamo, di seguito, una sintesi corredata da immagini e dati da noi selezionati da diverse fonti scientifiche.
Vi invitiamo a vedere il video integrale della registrazione a questo indirizzo https://www.youtube.com/live/pTo5EEZiiyU?feature=share), perchè suoni ed immagini rappresentate in questo panel sono particolarmente coinvolgenti.
Ricordiamo, infine, che quest'anno a Venezia dal 20 maggio al 26 novembre si terrà la 18esima Mostra internazionale dedicata alla transizione ecologica di luoghi e spazi d'arte. The Laboratory of the Future, il titolo della grande Mostra internazionale, promossa da ICOM (International Council of Museums) è dedicata al tema "Musei, Sostenibilità e Benessere". Mettendo in evidenza come i luoghi dell'arte contribuiscano in modo determinante al benessere e allo sviluppo sostenibile delle comunità. Inoltre la Biennale di architettura, curata dall'architetta, docente di architettura e scrittrice Lesley Lokko, quest'anno propone un focus proprio sull'Africa e sulla sua diaspora, su quella cultura fluida e intrecciata di persone di origine africana che oggi abbraccia il mondo. "Nell’architettura in particolare, - ha dichiarato la curatrice Lesley Lokko - la voce dominante è stata storicamente una voce singolare ed esclusiva, la cui portata e il cui potere hanno ignorato vaste fasce di umanità – dal punto di vista finanziario, creativo e concettuale – come se si ascoltasse e si parlasse in un’unica lingua. La “storia” dell’architettura è quindi incompleta. Non sbagliata, ma incompleta. Ecco perché le mostre sono importanti".
Per la Redazione - Serena Moriondo