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foto copertina osservatorio anceDi Riccardo Agostini

L’industria delle costruzioni è ancora in difficoltà: ad affermarlo è lo studio dell’ “Osservatorio Congiunturale sull’Industria” dell’Ance, secondo il quale la fase di rallentamento che sta attraversando l’economia insieme alla crisi sanitaria determinata dalla Pandemia da Covid hanno avuto un forte impatto sull’edilizia , spegnendo i primi timidi segnali positivi di ripresa riscontrati nel 2019.

Il 2020 si è concluso infatti con un 10% in meno degli investimenti rispetto al 2019, e il previsto aumento dell’8,6% legato all’apertura dei cantieri per la messa in sicurezza del territorio e per lo sviluppo di reti infrastrutturali e rigenerazione delle città è a rischio «se non si mettono in atto quelle semplificazioni necessarie per l’utilizzo della spesa».

Lo studio dell’Ance prevede che il 2021 potrebbe però essere caratterizzato da un cambio di rotta per il settore qualora si riuscissero a cogliere alcune opportunità, come il super bonus 110%, che sta producendo grande attenzione sia sulle imprese che sulle famiglie proprietarie di immobili (l’effetto sulla produzione si annuncia importante anche in virtù dell’estensione del beneficio fiscale), e il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza legato alle risorse del Next Generation EU da destinare a investimenti e riforme capaci di accrescere il potenziale produttivo del paese .

Lo studio prevede inoltre  “che la crescita del settore delle costruzioni del 8,6% per l’anno in corso grazie agli effetti  moltiplicativi degli investimenti realizzati genererebbe un effetto totale sull’economia di circa 36 miliardi di euro pari a due punti percentuali di Pil . A ciò si aggiungano anche gli importanti effetti sull’occupazione con un incremento di circa 110mila posti di lavoro nelle costruzioni.”

In sintesi, per l’Ance, l’industria  delle costruzioni  è ancora in difficoltà ma il 2021 potrebbe essere il tanto atteso anno della svolta.

Link: Scheda_stampa_Osservatorio_ANCE.pdf