Vi segnaliamo l'articolo di particolare interesse di Alex Giuzio dal titolo "Troppo turismo" pubblicato il 4.07.2023 dalla Rivista Il Mulino. Alex Giuzio è un giovane giornalista specializzato in questioni ambientali, economiche e normative legate alle coste, al mare e al turismo.
Se il turismo è il petrolio d’Italia, allora dovremmo dire che non è mai troppo. Ma se al turismo non poniamo limiti, da grande risorsa potrebbe trasformarsi presto, a fronte di un vantaggio per alcuni, in un danno per tanti. (..) anche per il turismo è necessario un cambio di prospettiva, a partire da un nuovo modo di concepirlo che non può essere quello del “turismo sostenibile”, retorica dietro la quale si sono rifugiati i rappresentanti dei poteri politico- finanziari legati a questo settore (..) il turismo oggi è in realtà praticato solo dal 3,5% della popolazione mondiale, quella più ricca e privilegiata. E davanti al collasso ambientale in corso e rispetto ai problemi sempre più gravi di sovraffollamento e inabitabilità legati al troppo turismo, anche per questa ristretta fascia di persone – ovvero noi occidentali – occorre una riflessione politica collettiva sulla necessità di ridurre i comportamenti individuali indotti dal turismo.
Il tema in Italia è di grande attualità, dal turismo balneare a quello montano, da quello culturale a quello naturalistico, enogastronomico, religioso, congressuale e coinvolge ogni periodo dell'anno, in modo particolare il periodo estivo. Il rischio che un bene comune, qual'è il nostro patrimonio culturale e ambientale, finisca in mano a soggetti economicamente spregiudicati e persino criminali, interessati ai propri affari più che all’ambiente e al tessuto socio-economico locale, capaci di orientare a proprio vantaggio le decisioni pubbliche, è elevatissimo e reale. Anche per questo la Filcams Cgil ha lanciato una campagnia "Mettiamo il Turismo SottoSopra”, lo scopo è quello di diffondere tra gli adedtti del settore, spesso giovanissimi, la conoscenza dei diritti sul lavoro e per dibattere e confrontarsi con istituzioni, politica e associazioni datoriali locali sulla necessità di un nuovo modello di turismo. Un modello che rimetta al centro la qualità dell’occupazione superando le ancora troppe irregolarità sia nelle modalità di attivazione dei contratti di lavoro che, secondo l'ispettorato del lavoro, nel 76% dei casi, è irregolare, sia nelle condizioni igienico-sanitarie (nel 31%), che mettono a rischio la salute e la sicurezza per chi lavora e per chi usufruisce del servizio (per approfondire QUI).
Link: Troppo_turismo.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo