Vi segnaliamo l'articolo di particolare interesse di Gianfranco Viesti dal titolo "Il pericolo della secessione dei ricchi" pubblicato il 16.10.2023 per Sbilanciamoci. G.Viesti è professore di Economia applicata presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari. Si occupa in particolare di economia internazionale, industriale e regionale e delle relative politiche. Negli ultimi anni ha attivamente partecipato alla discussione pubblica italiana su molti temi, dal federalismo all’università, dal Mezzogiorno alle questioni urbane e alle politiche industriali.
Quali sono il quadro e le prospettive del regionalismo italiano, e più in generale lo stato del decentramento politico e amministrativo nel nostro paese? Si tratta di una domanda importante, che riguarda il potere e i diritti dei cittadini in Italia: i livelli di governo che hanno maggiore possibilità, per competenze e risorse economiche, di prendere le decisioni più importanti sulle grandi politiche pubbliche; e come e quanto, a seconda dell’organizzazione del potere, possono essere garantiti i diritti costituzionali dei cittadini nei diversi territori del paese. Temi con una grande valenza politica, che influenzano tanto i principi di parità dei diritti di cittadinanza degli italiani quanto il funzionamento di alcuni grandi servizi pubblici nazionali, a partire dalla scuola. (..) Il regionalismo differenziato, per come sono state concretamente formulate le richieste prima da tre Regioni e poi da altre, è un processo da evitare perché peggiorerebbe la situazione d’insieme, concentrerebbe troppo potere nelle mani di pochi presidenti di Regione e renderebbe ancora più difficile garantire i diritti civili e sociali a tutti i cittadini. Dunque, avrebbe conseguenze negative sull’intero paese e sui suoi cittadini anche per molti versi, quelli delle stesse regioni che desiderano nuove competenze. Non si tratta infatti di decentramento, bensì di una sostanziale “secessione dei ricchi”.
Link: Il_pericolo_della_secessione_dei_ricchi.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo