In Italia ci sono quasi 13 mila minori che sono senza casa o fissa dimora, 2 su 3 si concentrano nelle città metropolitane, soprattutto di Milano, Roma e Napoli. Quasi 3 milioni e 800 mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni i vivono nelle città metropolitane e in maggior parte nei quartieri svantaggiati e privi di spazi, stimoli e opportunità per crescere.
E’ il dato che emerge dal Report di Save the children sulle periferie urbane d’Italia: “Fare spazio alla crescita”. L’analisi, sviluppata in collaborazione con Openpolis, prende in considerazione in modo combinato due fattori primari quali il livello di istruzione dai 9 anni in su e quello di occupazione tra i 15-64enni, in una scala che va da 2 (minor svantaggio) a 8 (maggior svantaggio), e disegna mappe cittadine segnate da "forti disuguaglianze tra quartiere e quartiere in termini di opportunità per i minori," spesso più carenti proprio dove vive la maggior parte di loro. Infatti, su 114 municipi dei Comuni principali delle città metropolitane, 33 presentano fattori di svantaggio più elevati.
Se è vero che con il crollo della natalità in Italia ci sono sempre meno bambini, i 10 milioni e 493 mila bambine e bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni che vivono nel nostro Paese fanno i conti con una evidente disparità: dall’accesso agli spazi abitativi, scolastici e pubblici, fino alla crescita e al loro benessere educativo, fisico e socio-emozionale. Queste profonde disuguaglianze possono avere un impatto, in positivo o in negativo, nel futuro delle giovani generazioni che crescono in regioni diverse, ma anche in due diversi quartieri all’interno della stessa grande città. Dalla loro analisi è emerso che, tra i bambini e i giovani (0-19enni) che vivono in Italia, quasi 2 su 5 si concentrano nelle 14 città metropolitane, dove, in media, vive anche il 13,7% dei contribuenti con reddito inferiore ai 15 mila euro annui. In queste città, le aree urbane caratterizzate da una maggiore privazione socio-economica sono spesso anche quelle con meno spazi adatti alla crescita dei minori.
In Italia si riscontrano anche condizioni abitative inadeguate: 2 minori su 5 vivono in un’abitazione sovraffollata e tra i quasi 13 mila minori che sono senza casa o fissa dimora, 2 su 3 si concentrano nelle città metropolitane, dove si registra anche il 45% di tutti i provvedimenti di sfratto. Nelle città vi sono fattori di svantaggio anche per la scuola, dove anche la presenza di uno spazio collettivo, mensa, palestra, aule tecniche o informatiche risulta inferiore alla media del Paese, già segnata da pesanti carenze: manca una palestra in 3 scuole su 5, uno spazio sociale comune in più di 1 su 3, e aule tecniche e informatiche sono un sogno per almeno la metà degli studenti minorenni di ogni ordine e grado. In 8 città metropolitane, inoltre, l’accesso al tempo pieno nella scuola primaria è significativamente inferiore alla media nazionale pari al 38%.
Per questo motivo Save the children, ha presentato la Petizione per realizzare una “Agenda Urbana per i bambini” , che "rimetta al centro delle scelte delle città i bambini, le bambine e gli adolescenti, con le loro esigenze e i loro diritti, purtroppo oggi troppo spesso ignorati”. Un tema importante che l'Associazione Nuove Ri-Generazioni ha affrontato in più occasioni (vedi, ad esempio, "PROGETTARE LE CITTA', riguarda tutti" del 4 aprile 2023; "POVERTA', SVANTAGGIO O INGIUSTIZIA" del 13.02.2023; "I GIOVANI HANNO OCCHI DIVERSI possiedono la capacità di scorgere altre prospettive" del 9 luglio 2022; "PRENDERSI CURA DELLE CITTA’, Ovvero dei luoghi dell’abitare, siano piccoli borghi, città medie o grandi metropoli" del 1° luglio 2022; ).
In particolare, con questa petizione si chiede al Governo di stanziare le risorse necessarie in termini di organico docente e ATA per assicurare il tempo pieno in tutte le scuole primarie, a partire dai territori dove minore è l’offerta educativa; che tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado offrano il tempo prolungato, con apertura dei plessi scolastici e offerta di attività di sostegno allo studio e attività extracurricolari, anche in collaborazione con le realtà attive sul territorio attraverso la sottoscrizione di patti educativi di comunità; che in tutte le scuole delle aree periferiche, a prescindere dal numero degli studenti, sia assicurato un dirigente scolastico a tempo pieno.
Nelle periferie devono essere garantite opportunità di crescita per tutti i bambini, assicurando la possibilità, gratuita, di fare attività sportiva e di appassionarsi alla lettura. Per questo nella petizione si chiede che il Governo stanzi adeguate risorse – in aggiunta a quelle previste dal PNRR - per dotare tutti gli edifici scolastici di una palestra per le attività sportive e di una biblioteca dove garantire anche libri di testo scolastici in comodato d’uso gratuito.
La nuova campagna Qui Vivo ha lanciato anche un programma: “Qui, un quartiere per crescere”: un intervento a lungo termine di innovazione sociale delle periferie urbane, costruito e realizzato insieme alle realtà pubbliche, sociali e private di cinque grandi città italiane da nord a sud. Il programma sarà attivato per 9 anni e coinvolgerà nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori : Torino (Aurora-Porta Palazzo), Prato (Macrolotto Zero), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2). L’obiettivo è migliorare concretamente il contesto di vita di bambini, bambine e adolescenti in questi luoghi.
Per la Redazione - Serena Moriondo