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Venerdì è stata un’altra giornata difficile sul fronte della salute e sicurezza sul lavoro, coincisa con l’aggiornamento dei dati Inail da cui emerge che:

  • i casi mortali nei primi cinque mesi del 2024 sono stati 369;
  • si registra un aumento del 2.1%, rispetto a maggio dello scorso anno, di denunce di infortunio sul lavoro (251.132);
  • risultano in aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, pari a 38.868 (+24,0%).

In merito alle morti sul lavoro, dall’analisi territoriale emergono incrementi al Sud (da 68 a 83 denunce), nelle Isole (da 31 a 37) e nel Nord-Est (da 77 a 78) e cali al Centro (da 74 a 65) e nel Nord-Ovest (da 108 a 106). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l’Emilia Romagna (+15), la Campania (+7), la Calabria e la Sicilia (+5 ciascuna), mentre per i cali più evidenti Veneto (-14), Marche, Abruzzo, Umbria e Friuli-Venezia Giulia (-4 ciascuna). L’analisi per classi di età evidenzia incrementi tra i 35-39enni (da 18 a 20 casi), tra i 45-59enni (da 152 a 186) e tra i 65-69enni (da 20 a 29) e riduzioni tra gli under 35 (da 69 a 55), tra i 40-44enni (da 24 a 23), tra i 60-64enni (da 58 a 39) e tra gli over 69 anni (da 17 a 16).

Dietro a questi numeri ci sono dei volti, quello di Angelo Giardina, un ragazzo di 21 anni morto schiacciato da un muletto che si è rovesciato durante un’operazione di manovra in un’impresa edile della provincia di Agrigento; di Francesco Mazzucco, un altro giovane morto mentre si trovava alla guida di un trattore che si è ribaltato, schiacciandolo, a Minturno, in una zona rurale della provincia di Latina; Claudio Tigni, un operaio di 58 anni precipitato nel fiume durante dei lavori su un canale scolmatore dell'A4 Milano-Venezia, trascinato via dalla corrente. Tra i più recenti.

A maggio di quest’anno il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un +0,6% nella gestione Industria e servizi (dai 184.445 casi del 2023 ai 185.613 del 2024), un +1,7% in Agricoltura (da 10.216 a 10.387) e un +7,7% nel Conto Stato (da 51.196 a 55.132). In particolare, si osservano incrementi delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi: Sanità e assistenza sociale (+22,3%), Noleggio e servizi di supporto alle imprese (+19,5%), Costruzioni (+17,3%), Commercio (+10,4%) e Trasporto e magazzinaggio (+10,1%).

Anche le denunce per malattie professionali protocollate dall’Inail nei primi cinque mesi del 2024 sono state 38.868, 7.522 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+24,0%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, che sono passate da 28.803 a 35.599 (+23,6%), sia quelle dei comunitari, da 764 a 1.031 (+34,9%), e degli extracomunitari, da 1.779 a 2.238 (+25,8%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi cinque mesi del 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.

Nonostante tra i compiti dell'INAIL vi sia la promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e molti passi avanti siano stati fatti pensiamo ad esempio alla formazione sui rischi emergenti (in particolare biotecnologie e sicurezza, esposizione ai nanomateriali, violenze e molestie sui luoghi di lavoro)  oltre alle categorie di rischio come l’amianto, le calamità naturali, campi elettrici e magnetici, stress lavoro correlato, buona parte delle risorse finaniziarie destinate alla Formazione e all’Informazione risultano ancora oggi sottoutilizzate, mentre è indispensabile incrementarne la capacità di utilizzo tenuto conto della continua trasformazione dei contesti produttivi.

Schema incentivi alle imprese su formazione salute e sicurezzaSeppure l'Istituto ci tenga a sottolineare che gli open data mensili pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele nelle analisi periodiche di dettaglio, i dati che ne derivano sono inacettabili per un Paese che si ritiene tra le forze produttive più avanzate al mondo, soprattutto alla luce dei rilevanti incentivi economici rivolti alle imprese sul sostegno alle attività di prevenzione, derivanti anche da fondi PNRR: stiamo parlando di oltre 688 milioni di euro (Fonte: Relazione programmatica 2023 - 2025 Inail).

Per la Redazione - Serena Moriondo