L'European Environmental Bureau (EEB), la più grande rete di organizzazioni di cittadini ambientalisti in Europa che riunisce 180 organizzazioni della società civile di 38 Paesi, ha realizzato un approfondimento sui requisiti spaziali necessari per una transazione energetica sostenibile in Europa. In altre parole quanto terreno è necessario per consentire l'installazione di energia da fonti rinnovabili indispensabili al raggiungimento degli obiettivi definiti dai Paesi aderenti all'Unione Europea, Italia compresa.
I risultati dell'approfondimento realizzato da EEB dimostrano che, al contrario di altri studi pubblicati da note aziende di consulenza, in Europa c'è abbastanza terra per l'espansione delle fonti di energia solare ed eolica, da realizzare in armonia con le esigenze della natura, della produzione alimentare e delle comunità locali.
Il territorio è una risorsa fondamentale per la transizione energetica dell'Europa, ma l'estensione e il tipo di territorio necessari per l'espansione delle energie rinnovabili hanno scatenato accesi dibattiti in ogni Paese, Italia compresa. Le aree adatte per gli impianti eolici e solari e le norme autorizzative hanno, infatti, attirato molte parti interessate, tra cui sviluppatori di piccole e medie dimensioni di energie rinnovabili, grandi utility, produttori di energia indipendenti, major fil e gas e attori finanziari.
Nell'allegato sono presi in considerazione, oltre all'illustrazione dei contenuti del briefing pubblicato dall'European Environmental Bureau , anche alcuni elementi di contesto come le conseguenze sul mercato dell'energia causate della guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina e il quadro d'insieme delle norme che in Italia regolano il settore con i conseguenti rilievi che sono emersi in questi mesi.
Per la Redazione - Serena Moriondo