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disegno sostenibilità economica ambientale sociale 1170x806di Gaetano Sateriale 

APPUNTI su SOSTENIBILITÀ (intervento all'iniziativa Soliera 27 aprile 2021)

  1. SOSTENIBILITÀ è parola molto usata (spesso a sproposito): la si sente sempre più spesso in TV, la si legge sui giornali e anche nei messaggi pubblicitari.
  2. INVECE è parola molto densa di significato: infatti vuol dire la possibilità che una cosa sia MANTENUTA, SOSTENUTA, TRASMESSA alle prossime generazioni senza impoverirla.
  3. Già garantire la sostenibilità della propria casa significa lavoro di cura e spese di manutenzione e innovazione, se parliamo non di un singolo oggetto ma di SVILUPPO SOSTENIBILE dal punto di vista AMBIENTALE, SOCIALE ed ECONOMICO, allora la cosa si fa molto complessa (e non così facile come ci viene presentata).
  4. Perché significa avviare uno sviluppo economico sociale e ambientale diverso da quello che abbiamo conosciuto negli ultimi… 300 anni.
  5. Fino ad ora abbiamo conosciuto uno sviluppo economico che produceva e produce ricchezza per qualcuno (anche molti), ma che certamente ha consumato e consuma le risorse del pianeta (che non sono infinite), inquina in maniera crescente (generando cambiamento climatico e malattie), moltiplica le diseguaglianze fra le persone invece che ridurle.
  6. Nel 2015 L’ONU (l’Organizzazione delle Nazioni Unite) ha preso una posizione “storica”: 1. il nuovo “modello di sviluppo” deve essere globale e non più divisibile tra politiche dei paesi sviluppati e politiche dei paesi in via di sviluppo; 2. se si vuole invertire la rotta prima che sia troppo tardi c’è una sola strada (non molte): quella della sostenibilità, dello Sviluppo sostenibile (ambientale, sociale, economico); 3. tutti i 193 Stati che fan parte dell’ONU (Italia compresa) firmano quel documento e si impegnano a realizzarlo.
  7. In Italia è ASviS (l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) che nasce nel 2016 per iniziativa di Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata a diffondere l’Agenda Onu e sostenerla con molte iniziative e Festival nazionali in diverse città: più di 300 associazioni sono “aderenti” ASviS (tra cui Nuove Ri-Generazioni).
  8. L’Agenda ONU non è generica, anzi è dettagliatissima (17 obiettivi primari e 169 articolazioni di quegli obiettivi) e precisa nei tempi: bisogna iniziare oggi a tradurla in progetti da realizzare, anzi siamo in ritardo su molti punti, se si vuole invertire la tendenza a impoverire il pianeta e peggiorare le condizioni di vita delle persone.
  9. Non possiamo esaminarli tutti, ma almeno i 19 titoli e qualche sottotitolo sì (poi conviene consultare il dettaglio sul sito dell’ASviS):

Goal 1. SCONFIGGERE LA POVERTÀ, (che cresce anche da noi),

Goal 2. SCONFIGGERE LA FAME (ogni minuto 5 bambini muoiono di fame nel mondo),

Goal 3. SALUTE E BENESSERE PER TUTTI, (significa rafforzare e cambiare le forme dell’assistenza sanitaria e sociale del Paese rendendole più omogenee),

Goal 4. ISTRUZIONE DI QUALITÀ, (investire sulle competenze a tutti i livelli scolastici),

Goal 5. PARITÀ DI GENERE, (non solo per giustizia ma per far crescere il lavoro e i diritti di cittadinanza),

Goal 6. ACQUA PULITA E SERVIZI IGIENICI, (perdite enormi di acqua potabile in Italia),

Goal 7. ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE, (oltre l’uso dell’energia da combustibili fossili, avviare e gestire la transizione ecologica),

Goal 8 LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA creare occasioni di lavoro nuove, legate ai temi della sostenibilità, del welfare, della manutenzione del territorio, ecc.)

Goal 9. IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE, (solo in questo punto qui c’è metà dei progetti del PNRR),

Goal 10. RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE (di tutti i tipi),

Goal 11. CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI, (anche questo significa partire dai bisogni non dai muri, e avviare una rigenerazione delle città e del territorio non urbano),

Goal 12. CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI, (responsabilità delle imprese e dei singoli),

Goal 13. LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO (manutenzione del territorio e riduzione delle emissioni),

Goal 14. VITA SOTT’ACQUA,

Goal 15. VITA SULLA TERRA,

Goal 16. PACE GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE, (le riforme chieste dalla UE),

Goal 17. PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI (la collaborazione tra soggetti pubblici e privati, la partecipazione come alimento della democrazia: contro populismi e sovranismi).

  1. La novità importante è che non si tratta di titoli dichiarati una volta per tutte ma di obiettivi che ASviS anno dopo anno misura NAZIONALMENTE e anche TERRITORIALMENTE rispetto alle politiche adottate (anche nelle leggi di bilancio) in termini di progressi o di ritardi.
  2. L’altra grande novità è che la UE ha adottato (dal 2020) la strategia della sostenibilità, l’ha inserita nel Next Generation EU e la pone come riferimento per l’impiego delle risorse destinate ai vari Paesi: ci verrà chiesta molta coerenza insomma nella realizzazione del PNRR.
  3. Noi in Emilia partiamo avvantaggiati: il nostro Patto per il Lavoro e il Clima si ispira certamente all’Agenda per lo sviluppo sostenibile.
  4. Concludo dicendo che il CERS (il Coordinamento Emilia Romagna sostenibile) ha tra i suoi obiettivi proprio quello di aiutare la realizzazione del Patto Regionale in tutte le sue componenti e di realizzarne anche a livello territoriale, con le priorità di volta in volta prescelte ma in un’ottica di SOSTENIBILITÀ.