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Disegno contrattazione sindacaledi Gaetano Sateriale

Un importante seminario organizzato dallo Spi Cgil dell’Emilia Romagna martedì 18 maggio ha fatto il punto sulla stagione di contrattazione sociale territoriale che si sta aprendo. Una fase di grande rilevanza in cui si intrecciano e sovrappongono le scelte europee, quelle nazionali del PNRR e il Patto per il Lavoro e il Clima concordato (nel dicembre 2020) tra Regione Emilia Romagna e più di 50 associazioni presenti in regione (a partire da Cgil Cisl Uil, Confindustria, Lega Coop, Artigiani, Università, ecc). Pubblichiamo di seguito due delle relazioni (Giuliano Guietti Ires ER e Marina  Balestrieri Segreteria Cgil ER) che illustrano in dettaglio proprio la convergenza e l’intreccio possibile tra i tre diversi livelli di programmazione della spesa pubblica.

L’esperienza emiliano romagnola costituisce un caso unico, purtroppo, nel nostro Paese, di partecipazione alle scelte programmatiche per superare l’emergenza e avviare uno sviluppo sostenibile che riduca le diseguaglianze. Ci sembra però che il percorso emiliano romagnolo possa essere ancora di esempio per un ruolo sindacale attivo nella gestione del PNRR dei prossimi mesi anche nelle altre Regioni del Paese. Con l’obiettivo di ridurre i rischi di un eccesso di frammentazione della manovra con le incoerenze che ciò potrebbe comportare nella filiera della governance amministrativa e istituzionale nazionale, regionale, territoriale.   

Link slide: Giuliano Guietti: Seminario_SPI_ER_18_maggio_2021_Giuliano_Guidetti_Ires_ER.pdf

Link slide: Marina Balestrieri: PNRR_18_maggio_2021_Marina_Balestrieri.pdf