L'emergenza pandemica ha profondamente mutato il mondo del lavoro.
Tali cambiamenti - sostiene l'Ispettorato Nazionale del Lavoro - rendono sempre più evidente la necessità che la vigilanza sia guidata da un'efficace attività di intelligence, di analisi e di coordinamento delle componenti ispettive.
L'attività dell'INL è stata selettivamente mirata al contrasto degli illeciti di maggiore complessità e disvalore sociale, il cui spettro spazia dal fronte del lavoro sommerso e dello sfruttamento lavorativo ad altro genere di patologie tipiche che, a pregiudizio delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici, realizzano gravi forme di dumping contrattuale e sociale a mezzo del distorto utilizzo di schemi leciti (ad es. somministrazione, appalti, distacchi, reti aziendali) con quanto ne consegue in tema di danni all'intero sistema di sicurezza sociale. Anche l'informazione, la promozione della cultura della legalità e della sicurezza, la capacità di risposta alle sollecitazioni dell'utenza e degli stakeholders assumono in quest'ottica rilievo qualificante della valorizzazione sociale dell'attività di tutela e vigilanza.
Il "Rapporto annuale delle attività di tutela e vigilanza" svolte nel 2020 illustra un quadro peggiorativo che è necessario indagare per cambiare con determinazione e urgenza le condizioni di lavoro e dell'economia del Paese.
Link: Rapporto-annuale-attività-di-tutela-e-vigilanza-2020-signed.pdf
Per la Redazione - Serena Moriondo