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IMMAGINE gli occhi piei di stelleSi narra che il poeta Omero nelle sue opere - colme di quello che i critici letterari hanno chiamato “l’elemento meraviglioso” dal contenuto fantastico ed irreale -  scrivesse di bambole animate e carri semoventi e nelle Argonautiche di Apollonio Rodio (III sec.a. C.) si parlasse del gigante di metallo Talos. Jules Verne, nell’ottocento, con le sue opere voyages extraordinaires ha proiettato i lettori nel futuro, attraverso visioni fino a qualche tempo fa ritenute fantastiche, ma inverosimili. H.G. Wells già autore di romanzi di grande successo come "La macchina del tempo"  (1895) e "La guerra dei mondi" (1896), propose nel suo saggio Anticipations che gli sforzi degli uomini di scienza occidentali (perché allora erano pressoché tutti uomini) dovessero concentrarsi sulla capacità di predire “la forma delle cose a venire”.

Mark Twain in "From The London Times in 1904", nel 1898 immagina un dispositivo capace di collegarsi alla rete telefonica per creare un sistema mondiale di condivisione di informazioni, chiamato telelectroscopio, attraverso il quale “le persone rendono pubbliche e commentano le proprie azioni quotidiane pur essendo molto lontane”. Nel suo libro del 1932, “Il mondo nuovo”, Aldous  Huxley predisse l’impiego dell’ingegneria genetica che arriverà però solo nel 1972. Isaac Asimov nei primi anni Quaranta, attraverso la psicostoria nel ciclo delle "Fondazioni," rivelò una fantascienza profetica, tanto nell’immaginare fin dove potesse spingersi l’innovazione tecnologica, quanto nel metterci in guardia dalle derive dell’ideologia del progresso IMMAGINE DI MANIFESTO GIULIO VERNEsenza freni. 

La fantascienza, in sostanza, ha raccontato lo sviluppo tecnico-scientifico e il suo impatto sull'umanità, oscillando per svariati decenni tra scenari ottimistici e visioni apocalittiche. Più recentemente è nata la Solarpunk, una fantascienza non più occidentale ma globale, collocata in scenari diversi da quelli a cui siamo abituati. Questi racconti si muovono in altre direzioni, mostrano immagini e personaggi nuovi alle prese con i cambiamenti climatici, l’uso di energie rinnovabili e il rimodellamento della società. Nel suo incredibile sviluppo tecnologico, è la Cina a rappresentare, da almeno dieci anni, una fucina di narrazioni futuribili che autori e autrici hanno declinato in vario modo: dalla ricerca e profilazione del partner perfetto tramite algoritmi e Big Data, al progressivo allungamento della vita umana mediante tecniche di ibernazione, da un virus ematico che anticipa la pandemia globale da Covid19 alle disparità sociali legate all’accesso di trattamenti anti-invecchiamento, passando per la contraffazione dell’identità personale e le nevrosi dell’era post-capitalistica. In altre parole, come sosteneva qualche anno prima William Gibson -  considerato il padre della fantascienza cyberpunk  -  commentando la sua "Trilogia dello Sprawl" del 1984: “Generare scenari non significa dire cosa succederà, ma cosa potrebbe succedere”.

Da sempre siamo più portati a immaginare gli effetti collaterali di un’innovazione piuttosto che quelli benefici ma la nuova tendenza tende a compensare la distopia e “permetterci di scorgere meglio non solo gli scenari peggiori, ma anche modi innovativi di usare le tecnologie per la liberazione sociale” (Roberto Paura, Italian Institute for the Future 2020). Questa però non è più solo letteratura. Anche se non si direbbe, la filosofia è un modo di pensare al futuro: forse è anzi, come hanno scritto i filosofi Alessandro Mazzi e Luigi Somma in “Filosofie del futuro” (Futuri n.14, 5 dicembre 2020) il ”modo migliore che abbiamo per pensare al futuro, perché ha la straordinaria capacità di mettere in questione gli assunti del presente e presentarcene le “antinomie”, ossia le contraddizioni intrinseche.”

Al di là di essere appassionati di fantascienza e/o di filosofia, una riflessione è comunque condivisibile: se la trasformazione dell’essere umano è uno scenario quasi inevitabile dell’evoluzione accelerata dai cambiamenti scientifici e tecnologici, tocca a noi decidere quale direzione dare a questo processo e se farne uno strumento di oppressione o di liberazione.

Foto g20 MUR tour de table sito web editedAnche per questo, assume un rilievo particolare il G20 del Digitale che si è concluso a Trieste il 5 agosto scorso. I temi chiave dell’Agenda: promuovere la connettività e l'inclusione digitale; promuovere la consapevolezza e la protezione dei consumatori nelle catene del valore globali; creare un ecosistema di intelligenza artificiale affidabile; valorizzare la trasformazione digitale nei processi produttivi per raggiungere una crescita sostenibile.

I rischi della transizione digitale sono da tempo sotto gli occhi di tutti. E gli effetti sulla vita quotidiana dei cittadini e le possibili ricadute legate alla riservatezza/sicurezza dei dati sensibili sono tangibili. Ne è prova il recentissimo sofisticato attacco hacker condotto ai danni della Regione Lazio che si è visto anche a livello internazionale con una serie di attacchi informatici verso numerosi Paesi. La trasformazione digitale – secondo gli esperti - sta avvenendo a un ritmo senza precedenti, ma la governance delle tecnologie sottostanti è notevolmente in ritardo. Ciò è stato particolarmente evidente  durante la pandemia: da un lato, queste tecnologie hanno contribuito a fornire servizi essenziali e contatti sociali tanto necessari; dall'altro, hanno mostrato un accesso iniquo e l'aumento di rischi e danni. In tema di scontro tra sicurezza e privacy , pensiamo all'annuncio di queste ore di Apple, che ha realizzato un nuovo software che scansionerà tutti gli iPhone degli Stati Uniti, senza il consenso esplicito dei loro possessori, alla ricerca di immagini pedopornografiche, e segnalerà alle autorità gli utenti sospettati di aver memorizzato tali immagini illegali sui loro telefoni. 

I benefici apportati da questi cambiamenti esistono ma spesso sono compromessi dalla loro stessa rapidità e dalle loro corrispondenti disuguaglianze. Come stimato dal World Economic Forum, 3,7 miliardi di persone non hanno accesso a Internet. A causa di questo crescente divario digitale, lo scorso anno almeno un terzo degli scolari del mondo (463 milioni) non ha potuto accedere all'apprendimento a distanza.

Alla luce di questi dati e prendendo atto della profonda trasformazione che le tecnologie digitali stanno generando nell'economia e nella società, la Presidenza italiana ha deciso di porre la digitalizzazione al centro delle discussioni del G20. Con il “G20 Multistakeholder Forum on Consumers Awareness, Protection and Blockchain for Traceability in the Digital Economy”, il G20 italiano ha evidenziato i rischi e le sfide che potrebbero sorgere per i consumatori dal crescente utilizzo delle transazioni online. Infine, durante l'evento virtuale su “connettività e inclusione sociale”, l'attenzione è stata posta sulla promozione della partecipazione all'istruzione e alla formazione per tutti per colmare i divari di genere digitali e sfidare gli stereotipi.

Foto agricoltore è possesso di un telefono e riceve i parametri dati informativi dal campo agricolo tecnologie avanzate nel 199820855Durante il summit si è registrata una diversità degli approcci normativi e delle tecnologie tra i partecipanti al G20. Per questo si è deciso di prevede anche la creazione di un gruppo di lavoro permanente sulla Digital Economy e di dare spazio al tema della formazione, per sviluppare le competenze che servono per programmare e gestire la transizione digitale, creando anche uno spazio comune della ricerca e della formazione e favorendo l’accesso ai dati, la misurazione e la certificazione delle competenze. Per la prima volta erano presenti anche i rappresentati delle organizzazioni internazionali come l’Ocse e l’Unesco, che hanno concordato sulla necessità di una transizione digitale “che porti a una ripresa e a una crescita forti, sostenibili e resilienti”.

disegno online portale nazionale dati aperti pubblica amministrazioneLa Presidenza italiana ha posto al centro del dibattito il tema della trasformazione digitale delle attività produttive in favore di una crescita economica sostenibile, con un'attenzione particolare alle micro, piccole e medie imprese, all'inclusione sociale, allo sviluppo e applicazione di tecnologie innovative, nonchè alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Al tema specifico della sicurezza l’Italia destina nel PNRR 600 milioni alla cybersicurezza e attiverà un’Agenzia per la cyber sicurezza.

La riunione dei G20 è terminata con l'approvazione di una Dichiarazione dei Ministri che indica 12 azioni per accelerare la transizione digitale. In sintesi:

1. Trasformazione digitale della produzione per la crescita sostenibile

Si afferma l’impegno a sfruttare il potenziale della digitalizzazione  sfruttare il potenziale della digitalizzazione per una ripresa economica resiliente, forte, sostenibile e inclusiva, nelle tre dimensioni “persone, pianeta e prosperità”, senza lasciare nessuno indietro. Si riconosce che le aziende debbano essere preparate per ulteriori cambiamenti tecnologici, al fine di affrontare le sfide future verso un’economia sostenibile, aperta, condivisa e più innovativa.

2. Utilizzare l’intelligenza artificiale basata sulla fiducia per l’inclusione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) e la promozione delle startup

Si sostiene la volontà di implementare l’Intelligenza Artificiale (IA) affidabile e di rafforzare le abilità delle MPMI, compresa la loro capacità di utilizzare i dati, l’accesso ai finanziamenti, le opportunità di condivisione delle conoscenze, così come la creazione di forza lavoro qualificata.

3. Misurazione, pratica e impatto dell’economia digitale 

Si ribadisce che la misurazione dell’economia digitale rimane una priorità la misurazione dell’economia digitale rimane una dei Paesi del G20 e delle Organizzazioni internazionali. Per attuarla verranno dedicate risorse adeguate, favorendo il contributo della condivisione di buone pratiche soprattutto per quanto riguarda la misurazione dell’IA e il divario digitale di genere. (Mentre l’UE ha degli obiettivi di digitalizzazione a 10 anni, l’Italia - secondo il Governo - si è posta obiettivi a 5 anni:  il 70% della popolazione entro il 2026 dovrà utilizzare l’identità digitale e dovraà essere digitalmente abile; portare il 75% della PA a usare servizi Cloud; raggiungere almeno 80% dei servizi pubblici erogati online; 100% famiglie e imprese raggiunte dalla banda ultra larga).

4. Consapevolezza e protezione dei consumatori nell’economia digitale globale

Ci si impegna ad agire per sensibilizzare, educare e sostenere, anche attraverso programmi di alfabetizzazione digitale. Con l’obiettivo di garantire la protezione degli stessi per quanto riguarda la qualità e la sicurezza dei prodotti, la privacy, la protezione dei dati personali, e le pratiche commerciali sleali. Con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili.

5. Tutela delle bambine e dei bambini e rafforzamento delle loro competenze nell’ambiente digitale.

Per la prima volta tra le priorità del G20 si include la protezione e la consapevolezza delle bambine e dei bambini nell'ambiente digitale (a tal proposito l'Itlalia a giugno di quest'anno ha decretato l'istituzione del Tavolo tecmico sui diritti dei minori nel contesto dei social network e dei prodotti digitali in rete). Si prende l’ impegno a promuovere un ambiente digitale sicuro, inclusivo, trasparente e vantaggioso per i bambini, che metta al centro contenuti online adeguati all’età e di alta qualità, ispirandosi alla raccomandazione dell’OCSE.

6. Incoraggiare l’innovazione per le città intelligenti

Viene accolto con favore il rapporto della Presidenza italiana sulle pratiche del G20 in materia di appalti pubblici innovativi per le città e le comunità intelligenti, Come strumento per aumentare e condividere le conoscenze e migliorare l’azione pubblica.

7. Infrastrutture digitali e inclusione sociale

Si dichiara l’impegno a colmare i divari di connettività e incoraggiano l’obiettivo di promuovere l’accesso universale ed economico alla connettività per tutti entro il 2025.

8. Flusso libero di dati basato sulla fiducia

Riconoscendo il lavoro e i risultati ottenuti sulla libera circolazione dei dati basata sulla fiducia e sul trasferimento dei dati tra paesi, si approfondiscono le conoscenze reciproche dei diversi approcci adottati dai Governi, grazie ad una mappatura dei punti in comune realizzata dall’OCSE.

9. Strumenti digitali per i servizi pubblici

Si prende l’impegno di perseguire e garantire la qualità, la diffusione e l’accessibilità dei servizi pubblici digitali, e di favorire  le necessarie competenze dei dipendenti pubblici (per giocare al meglio il suo ruolo di guida nella digitalizzazione dell’Italia, Poste Italiane SpA intende, ad esempio, mantenere la capillare presenza fisica nei territori con 12.800 uffici postali. Ciò si rende oltremodo necessario anche dal fatto che digital divide, tra generazioni, continuerà per molti anni, e dunque non si potrà fare a meno dell’infrastruttura fisica per continuare a gestire risparmi per 570 miliardi di euro).

10. Identità digitale 

Si sostiene l’importanza delle soluzioni di identità digitale, facilmente utilizzabili, affidabili, sicure e portatili, che assicurano la privacy e la protezione dei dati personali. Per garantire ai cittadini e alle imprese l’accesso ai servizi digitali in sicurezza e nel rispetto della privacy.

11. Regolamentazione agile

Si riconosce il ruolo della regolamentazione agile nel favorire l’innovazione e la crescita economica. Così come nel controllare e prevenire i possibili impatti negativi del progresso tecnologico, specie in ambito sociale e ambientale.

12. Trasformazione della Digital economy task force nel gruppo di lavoro permanente Digital economy working group 

Si prende l’impegno a continuare a lavorare verso la digitalizzazione per una ripresa resiliente, forte, sostenibile e inclusiva, affrontando le disuguaglianze. A tale scopo si accoglie con favore la trasformazione della Digital Economy Task Force (DETF) nel Digital Economy Working Group (DEWG).

Link: ITA_DICHIARAZIONE_DEI_MINISTRI_DEL_DIGITALE_DEL_G20_2021_rev0508.pdf

Per la Redazione - Serena Moriondo