di Gaetano Sateriale
Di recente, è stato pubblicato il “Dodicesimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale” che riguarda il primo anno della pandemia. Riteniamo utile diffonderlo per le interessanti chiavi di lettura che propone. Le due introduzioni (Rossana Dettori e Lorenzo Mazzoli) mettono in risalto l’importanza del fatto che malgrado il lockdown si sia effettuata anche nel 2020 la contrattazione sociale e che non ha riguardato solo temi di emergenza ma anche un primo tentativo (da verificare nel 2021) di tener conto delle fragilità del tessuto urbano e sociale (povertà, anzianità, solitudine) che la pandemia ha reso più visibili. A partire dal sistema dell’assistenza sanitaria e non solo. Nel venire meno delle relazioni fra persone, nella necessità di introdurre criteri di prossimità nell’erogazione dei servizi (di assistenza, di trasporto, di distribuzione, ecc.).
Solo un’osservazione. Non c’è riferimento esplicito, nei contenuti descritti, al tema della “sostenibilità”. A noi sembra che invece l’Agenda Onu 2030 (con i suoi goal e i suoi target) potrebbe (dovrebbe) diventare il riferimento (la cassetta degli attrezzi) per fare della buona contrattazione territoriale durante e dopo la pandemia. A maggior ragione se si pensa che molti degli interlocutori coinvolti (a partire dai Comuni, Confindustria, Cooperazione e da Cgil Cisl e Uil) sono aderenti ASviS e quindi disponibili ad avviarne la realizzazione. Orientare le piattaforme territoriali all’avvio di politiche sostenibili (ambientalmente, socialmente ed economicamente sostenibili) potrebbe diventare la via maestra per verificare le coerenze dei progetti finanziati da PNRR. Su questo terreno (come dicono le Introduzioni al Rapporto) dovrebbero diventare protagoniste le strutture confederali territoriali dei sindacati. Invece ci risulta, speriamo di sbagliare, che molti comuni non siano ancora coinvolti nel percorso attuativo del PNRR e che nemmeno Cgil Cisl e Uil abbiano orientato a questo tema l’avvio della contrattazione sociale territoriale del 2022. Se si vuole evitare che quelle risorse siano spese male non c’è tempo da perdere.
Link: Dodicesimo_Rapporto_sulla_contrattazione_sociale_territoriale.pdf