Vi è una parte nel discorso, estremamente efficace, che il Presidente Draghi ha presentato alle Camere il 1° marzo, sullo stato della guerra tra Russia e Ucraina, che dovrebbe suscitare estrema preoccupazione, in particolare in un Paese come l’Italia, che ha scelto di ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali (Art.11 della Costituzione).
Si tratta del passaggio nel quale viene evidenziato come, la minaccia portata avanti dalla Russia, sia “una spinta a investire nella difesa più di quanto abbiamo mai fatto finora.”
Il discorso del Presidente offre, dunque, vari spunti per una riflessione.