di Gaetano Sateriale

Da quel che si legge sui giornali, il Sindaco di Roma pensa che per risolvere la questione dei rifiuti della Capitale (e della Regione?) sia sufficiente impiantare un grande termovalorizzatore.

La Cgil Roma Lazio ha giustamente obiettato che la soluzione proposta non è innovativa, anzi guarda al passato. E non è all’altezza della complessità del sistema dei rifiuti di Roma e dei suoi punti critici: raccolta, differenziazione, trasformazione, riutilizzo, reimpiego, ecc. (Riportiamo qui il link della dichiarazione del segretario generale Michele Azzola).

L’Associazione Nuove Ri-Generazioni ha partecipato nei mesi scorsi alla definizione di un progetto dal titolo ambizioso (ma necessario) “Un nuovo modello di gestione dei rifiuti per Roma Capitale Sostenibile” che è stato presentato al Sindaco e alla Regione. Ci hanno fatto capire che quel progetto avrebbe rimesso in discussione l’assetto societario oggi presente nel sistema dei rifiuti. Infatti, era così: perché è difficile immaginare di gestire l’intero ciclo senza una “multiutility” che ne controlla le diverse fasi. Evidentemente ha prevalso l'interesse delle società che ci sono ora di tenere separate le competenze per cui “bruciare tutto” sembra la soluzione del problema. Che peccato per Roma, un’occasione persa e molti prossimi anni sprecati.

Per la Redazione - Serena Moriondo