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foto cofferati 3di Sergio Cofferati

Giovedì pomeriggio nella sala del Circolo dell’Autorità Portuale, a Genova, luogo di tanti confronti sindacali, abbiamo tenuto a battesimo l’associazione Nuove Ri-Generazioni della Liguria. La parola “rigenerazione”, come spesso accade in questi tempi, viene spesso ripetuta senza coglierne appieno il senso. Non si tratta più e solo di riqualificazione urbana (delle strutture abitative e commerciali), del restauro e della risistemazione delle infrastrutture. Le dinamiche demografiche, l’invecchiamento, la terribile esperienza della pandemia, le sfide economiche e sociali che ci attendono, ci obbligano a ripensare il rapporto tra cittadini e servizi essenziali, sia nelle grandi che nelle piccole città e nel rapporto tra città e territori extraurbani.

Di questo intende occuparsi l’Associazione Nuove Ri-Generazioni. Di aggiornare la “mappa dei bisogni” dei cittadini, di coglierne le priorità e di trasformarle in richieste e progetti da presentare alla politica e alle istituzioni di governo della Regione, delle sue città e aree interne. Tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo dove, alla crescita dei rischi e delle disuguaglianze (economiche, sociali, ambientali, territoriali) si accompagna un proposito di indirizzi e un ammontare di risorse da impiegare sia europee (Next Generation EU) che italiane (PNRR) che sarebbe irresponsabile sprecare o investire male. Qualche anno fa non era così: l’UE non considerava necessario dotarsi di politiche comuni di fronte alle difficoltà dei suoi Paesi membri. Di fronte alle emergenze l’UE ha invece deciso di darsi strategie comuni di trasformazione del sistema economico e sociale secondo i principi della sostenibilità. È necessario che il nostro Paese, le sue istituzioni, le forze politiche, non sprechino questa occasione. È dovere delle forze sociali più sensibili, a partire dal sindacato, sollecitare una maggiore partecipazione dei cittadini alla scelta delle priorità e avviare percorsi di contrattazione o concertazione territoriale per la diffusione di prossimità dei servizi essenziali: sanità, scuole, trasporti, comunicazioni, spazi per relazioni sociali, verde pubblico, centri culturali, ecc. Sapendo che questo è un percorso di riconversione di molti settori di produzione e di servizio che richiederanno lo sforzo congiunto e l’aiuto di molte strutture sindacali di categoria, oltre agli edili e ai pensionati che hanno dato vita alla associazione Nuove Ri-Generazioni a livello nazionale e un indispensabile supporto confederale.

foto iniziativa Genova 26 maggio 1Il libro di Fabrizio Ricci e Gaetano Sateriale “Ripartire dalle città”, che abbiamo presentato ieri, riassume questi temi importanti in una formula sintetica ed efficace: “Non più un solo Welfare depotenziato ma due Welfare pieni: quello delle persone e quello del territorio” come occasione di rilancio anche di un processo di accumulazione economica che riduca le diseguaglianze e crei occasioni di nuovo e qualificato lavoro per giovani e donne.

Foto iniziativa Genova 26 maggio 2In questa direzione vogliamo sperimentare l’attività dell’Associazione NuRiGe della Liguria nei prossimi mesi. Grazie a coloro che sono intervenuti alla importante discussione di ieri: ai rappresentanti del sindacato e delle imprese. Sarà nostro compito riprendere il confronto con loro e stabilire insieme i percorsi futuri per realizzare gli obiettivi dell’Associazione.