di Serena Moriondo
Sono molte le donne che nel corso della vita della Repubblica hanno auspicato una donna a guida del Governo, molte di noi (me compresa) hanno smesso di credere da tempo, che è sufficiente essere una donna per “fare bene” qualsiasi cosa.
Non vorrei essere fraintesa, penso che le donne possano fare la differenza ovunque, sempre e che quanto sottolineato in apertura non vale solo perché, in questo momento della storia del nostro Paese, ad essere eletta è stata Giorgia Meloni, un’esponente della destra italiana, leader di un partito con la fiamma tricolore nel simbolo.
Il giudizio non è infatti una questione solo di valori e neppure solo di capacità.
Essere elette in Parlamento, dirigere un dicastero, arrivare all’apice di un Ateneo, essere parte o al vertice di un Consiglio di amministrazione di una società o di una banca, dirigere un sindacato, essere Segretaria di un partito o la Presidente del Consiglio dei ministri, sono tutti un primo importante passo, ma non è questa la rivoluzione delle donne.
Illustrerò le mie ragioni e per motivi di spazio lo farò schematicamente, per punti,sperando che possa comunque essere colta come un'occasione di riflessione.
Link: Una_donna_alla_guida_non_basta_-_Moriondo_18102022_-min-2.pdf