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Fratelli tutti

 di Paolo Foglizzo - Redattore di Aggiornamenti Sociali, relatore alla conferenza “Work & Care: New pillars of work” durante The Economy of Francesco

Una girandola. Anche a distanza di qualche giorno resta questa l’immagine che meglio cattura il ricordo delle tre intense giornate in cui si è svolto, non dal vivo ma online, The Economy of Francesco. La sfida per gli organizzatori non era semplice: condensare in una fascia di poche ore al giorno, compatibili con la maggior parte dei fusi orari, scambi e incontri che dal vivo si sarebbero svolti con tempi ben più distesi, e per di più con un mezzo – il collegamento tramite piattaforma web – che limita le possibilità di interazione rispetto all’incontro in presenza. Ma con un grande vantaggio: poter coinvolger un pubblico ben più ampio dei duemila giovani economisti, imprenditori e changemaker (attori di cambiamento) tra i 16 e i 35 anni che si erano iscritti oltre un anno fa.

Già, perché The Economy of Francesco non è stato un happening, ma è un vero e proprio percorso, che non è ancora terminato. Le circostanze in cui si è svolto, con la pandemia che ha fatto dapprima slittare l’appuntamento da marzo a novembre e poi ha obbligato a trasferirlo online, lo hanno reso ancora più evidente. Durante i mesi di attesa, infatti, i giovani si sono impegnati a confrontarsi e a riflettere insieme, suddividendosi in 12 Villaggi, o gruppi tematici, che hanno dato vita a una incredibile serie di webinar, videoconferenze, incontri online, mailing list, potendo contare su una piattaforma riservata e sull’appoggio e gli stimoli del Comitato organizzatore e di alcuni “senior” disponibili ad accompagnarli a partire dalle loro competenze e prospettive disciplinari e professionali. Essere uno di questi è stato e continua a essere una bella avventura.

Lo scopo di tutto questo lavoro era cominciare a tratteggiare una risposta all’invito che l’11 maggio 2019 Papa Francesco aveva rivolto a «chi oggi si sta formando e sta iniziando a studiare e praticare una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda»: stendere «un “patto” per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani», elaborando concrete proposte di cambiamento. È impossibile riassumere qui la varietà di temi toccati e di proposte avanzate durante gli incontri: dal lavoro dignitoso alla lotta ai paradisi fiscali, dalla transizione ecologica alla parità di genere, da una finanza trasparente all’agricoltura sostenibile, dall’accesso all’istruzione per tutti al mettere le nuove tecnologie al servizio della persona. La Dichiarazione finale dà una idea di questa ricchezza, senza ovviamente riuscire ad esprimerla tutta.

L’incontro di novembre non è stato la conclusione dei lavori, ma un momento di rilancio. Innanzi tutto in vista di un incontro davvero in presenza, ad Assisi, a distanza di 12 mesi esatti (novembre 2021), sperando che per quel momento lockdown e restrizioni ai viaggi siano solo un brutto ricordo. Ma soprattutto con l’obiettivo di adempiere alla ben più ampia missione che Papa Francesco ha voluto affidare ai giovani nel videomessaggio che ha concluso l’evento: «siete chiamati a incidere concretamente nelle vostre città e università, nel lavoro e nel sindacato, nelle imprese e nei movimenti, negli uffici pubblici e privati con intelligenza, impegno e convinzione, per arrivare al nucleo e al cuore dove si elaborano e si decidono i temi e i paradigmi».

«Abbiamo bisogno di un cambiamento, vogliamo un cambiamento, cerchiamo un cambiamento», ha proseguito il Pontefice. Per essere attori di cambiamento servono idee e proposte innovative, che non sono mancate. Ma non sono l’unica risorsa di The Economy of Francesco: lavorare insieme nei Villaggi, pur a distanza, ha messo in movimento le idee, ma soprattutto ha fatto nascere una rete di relazioni e di legami che abbraccia ormai l’intero pianeta. Come ci insegna la storia, in particolare del mondo del lavoro, è proprio dal senso di appartenenza a una comunità e dalla solidarietà che ne nasce che si sviluppano le energie in grado di generare cambiamenti sociali di portata per molti versi inimmaginabile. Nel nostro mondo globalizzato, queste reti di solidarietà e mutua appartenenza devono anch’esse globalizzarsi. Gli esempi non mancano. Dare vita a una comunità globale per il cambiamento è la sfida più promettente e più intrigante per il futuro di The Economy of Francesco.

È possibile continuare a seguire il cammino di The Economy of Francesco attraverso il sito www.francescoeconomy.org, in cui è disponibile anche la videoregistrazione integrale dell’incontro del 19-21 novembre 2020.