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Disegno Zaira Karina Puente Frantzendi Alessandra Bailo Modesti – Coordinatrice del Green City Network

La rigenerazione urbana, secondo il modello della green city, punta a fare dei diversi e connessi aspetti dell’elevata qualità ecologica, le effettive priorità sulle quali, con un approccio integrato e multisettoriale, basare i programmi e i progetti di intervento. La rigenerazione urbana rappresenta oggi la scelta strategica per ridare capacità d’attrazione alle città con il riutilizzo e l’uso efficiente del patrimonio edilizio esistente e delle aree già urbanizzate, con la riqualificazione dell’edilizia pubblica e privata, con il miglioramento della qualità urbana, affrontando fenomeni di degrado, di declino funzionale e di disordine insediativo, di ricomposizione di spazi marginali, senza consumare nuovo suolo e riducendo la sua copertura artificiale.

Per un’azione efficace e per trarre il massimo vantaggio dalle iniziative di rigenerazione va tenuto conto dell’integrazione tra alcuni ambiti strategici:

Il consumo di suolo. L’alto consumo di suolo, riscontrato nella maggior parte delle aree urbanizzate, ha causato perdita di servizi ecosistemici, degrado e impatti paesaggistici, perdita di aree naturali e agricole, erosione e impermeabilizzazione dei suoli e aumento dei rischi idrogeologici.

Fermare il consumo di suolo non è solo una necessità ma un obiettivo qualificante per i programmi e i progetti di rigenerazione urbana. Assumere l’obiettivo dell’azzeramento del consumo di suolo significa affrontare con la rigenerazione urbana la crescente domanda di trasformazioni urbane in modo innovativo, con una strategia integrata per le diverse politiche settoriali.

La mitigazione climatica. La crisi climatica ha crescenti e rilevanti impatti nelle città che devono essere protagoniste nell’abbattimento delle emissioni di gas serra. Negli interventi di rigenerazione urbana vanno promosse riqualificazioni energetiche dell’intero edificio, con l’integrazione di soluzioni attive e passive, grazie all’utilizzazione sia di tecnologie e materiali innovativi, sia di “soluzioni basate sulla natura”. È necessario effettuare un’analisi delle fonti rinnovabili utilizzabili localmente e promuovere le migliori tecnologie di produzione disponibili e integrabili negli edifici e nelle città per tendere al modello ‘positive energy’.

L’adattamento climatico. Vanno individuate e programmate strategie integrate per prevenire e ridurre la vulnerabilità dell’ambiente costruito agli eventi atmosferici estremi, per aumentare la resilienza e mitigarne gli effetti. Nei progetti di rigenerazione occorre disporre di specifiche conoscenze relative alle caratteristiche climatiche locali per effettuare analisi tecniche dei rischi connessi al cambiamento climatico.

La qualità urbana. Puntare su un’elevata qualità urbanistica degli interventi di rigenerazione urbana significa tutelare e valorizzare la ricchezza dei valori storici e identitari, delle espressioni culturali, dei saperi, delle opere e dei manufatti che caratterizzano le aree coinvolte. A tal fine è fondamentale una lettura sistemica dell’ampio quadro di relazioni che caratterizzano il metabolismo urbano e territoriale delle zone coinvolte nei programmi di rigenerazione.

L’elevata qualità del patrimonio costruito. Nella rigenerazione urbana occorre promuovere progetti di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, storico, consolidato o di recente costruzione, che uniscano l’elevazione delle prestazioni energetiche e ambientali al miglioramento della qualità progettuale e architettonica e all’incremento dei benefici per la comunità. Nella rigenerazione urbana è bene anche promuovere l’utilizzo di materiali e componenti per l’edilizia di elevata qualità ecologica per il loro intero ciclo di vita, riutilizzabili e riciclabili.

Le infrastrutture verdi. Le infrastrutture verdi urbane svolgono varie funzioni e forniscono una molteplicità di servizi ecosistemici: miglioramento della qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento, regolazione del microclima locale e mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, tutela delle acque e controllo dei deflussi superficiali, salvaguardia della biodiversità dell’ambiente urbano, miglioramento del paesaggio urbano e miglioramento del benessere e della salute dei cittadini.

La rigenerazione urbana in chiave green richiede, inoltre, un’efficace comunicazione e coinvolgimento dei cittadini per chiarire come tali interventi siano parte essenziale di un processo di miglioramento delle nostre città e siano ormai indispensabili per rendere le città più vivibili e attrattive, capaci quindi di generare anche nuovo sviluppo, più durevole e di migliore qualità.

* Illustrazione di Zaira "Le città invisibili" di Italo Calvino prodotta da Karina Puente