" «Si tratta di riscoprire esperienze qualitative andate in frantumi, un ordine basato sulla qualità. La qualità è il nemico più forte di ogni genere d’irreggimentazione. Sul piano sociale ciò significa la rinuncia alla caccia alle posizioni di potere, la rottura con ogni culto del successo, lo sguardo libero verso l’alto e verso il basso […], il piacere per la vita segreta e il coraggio per quella pubblica.Sul piano culturale, l’esperienza qualitativa significa il ritorno dalla radio e dal giornale al libro, dalla precipitazione alla contemplazione e al silenzio, dalla dispersione alla concentrazione, dalla sensazione alla riflessione, dallo snobismo alla modestia, dallo squilibrio alla misura. Le quantità si disputano lo spazio, le qualità si integrano a vicenda». Dietrich Bonhoeffer, Dieci anni dopo, 1943
Può sembrare forse eccessiva la citazione di Bonhoeffer, di uno dei suoi testi più drammatici, (...) ma credo che ci sia più di un motivo che può giustificare l’utilizzo di parole così forti e intense. Innanzitutto la memoria di una epidemia che si è abbattuta sul nostro Paese, sul nostro mondo e che ancora imperversa, seppure parzialmente mitigata. Con un carico di morte e dolore che non va rimosso dalla nostra coscienza e che ha segnato molte comunità del nostro Paese. Con un effetto devastante sulla economia e sulle microeconomie di migliaia di famiglie, modificando le traiettorie esistenziali di molti. Con la percezione diffusa di una incertezza, di una insicurezza che riguarda la vita stessa, come mai le generazioni soprattutto dei Paesi avanzati hanno avuto negli ultimi decenni. Generazioni nate e cresciute, tranne gli esclusi, nei miti del turbocapitalismo consumista e liberista, che ha sacrificato i legami comunitari, la stagione post-bellica di costruzione dei diritti sociali, le vite e la spiritualità delle persone sull’altare del consumo e di una libertà sinonimo di assenza di vincoli di responsabilità e solidarietà. Sì, il raffronto rispetto agli anni segnati dal totalitarismo e dalla guerra può sembrare eccessivo, ma non è eccessivo affermare che gli anni che abbiamo alle spalle abbiano demolito un mondo, costruendone un altro più diseguale, più ingiusto, più attraversato da conflitti, sull’orlo di una irreversibile catastrofe ambientale, meno illuminato dalla speranza di Governi democratici capaci di offrire non solo le libertà civili, ma anche quelle sociali: le libertà “da”, dal bisogno, dalla povertà, dalla paura."
Queste parole non sono espressione di ciò che è rimasto dei partiti della sinistra, bensì del Direttore della Caritas italiana, in occasione della presentazione della collana "Quaderni sul Piano nazionale di Ripresa e Resilienza". I Quaderni - scrive don Marco Pagniello - vogliono ospitare testi che impongono un tempo di lettura, per i quali non si chiede adesione ma confronto, l’attivazione di un pensiero critico, avvalendosi di competenze multidisciplinari e plurali.
I contributi offerti in questo Quaderno vanno considerati come materiali di lavoro per il confronto e la riflessione. Non rappresentano, pertanto, un posizionamento di Caritas Italiana sul tema, ma uno strumento di approfondimento offerto a tutti coloro che sono impegnati o sensibili alle tematiche trattate. Chiunque volesse esprimere valutazioni, anche critiche, o integrazioni può inviare contributi all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Tali contributi saranno analizzati nella prospettiva di eventuali e ulteriori approfondimenti tematici.
Consigliamo la lettura del Quaderno n.1 "CASA E ABITARE NEL PNRR": Caritas_qrrp_num1_Casa_e_abiatre_nel_pnrr_mar2022.pdf perchè, nello specifio, vengono esaminate le “Missioni” del PNRR che interessano il tema della casa e dell’abitare, argomento di particolare interesse per l'Associazione Nuove Ri-Generazioni.
Come è noto il PNRR non contempla tra le sue massime priorità la qualità urbana e tanto meno l’abitare. E stato perciò necessario rintracciare nelle varie parti del PNRR gli elementi che rientravano nel campo di interesse del Quaderno. L’abitare inoltre è una funzione complessa, che chiama in causa l’organizzazione della città, i suoi servizi essenziali e sociali e la residenzialità vera e pro- pria, che è composta a sua volta da qualità e adeguatezza dell’edilizia re- sidenziale e da fattori quali tariffe, canoni, accessibilità e molti altri aspetti che decidono della qualità dell’esistenza di ciascuno.
Il PNRR non ha posto grande attenzione né dato specifico spazio finanziario agli interventi per incrementare l’offerta abitativa, in particolare a basso costo, tuttavia il documento dedica risorse alla ristrutturazione del patrimonio di edilizia pubblica in condizioni precarie e ricorda la necessità di affrontare le urgenze delle persone senza fissa dimora e lo scandalo dei lavoratori stagionali in agricoltura.
Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) è stato un teologo luterano tedesco, protagonista della resistenza al Nazismo
Per la Redazione - Serena Moriondo