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Immagine della Terra Il prossimo 22 aprile sarà la Giornata della Terra, una giornata in cui in tutto il mondo si celebrano l’ambiente, le risorse naturali e la salvaguardia del nostro pianeta. L'Earth Overshoot Day segna la data in cui la domanda dell'umanità di risorse e servizi ecologici in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare in quell'anno.

La più grande manifestazione ambientale del pianeta, a più di 50 anni dal primo Earth Day del 1970, denuncia l'emergenza climatica e le crisi ambientali che caratterizzano il nostro tempo che richiedono un profondo ripensamento del rapporto tra l'umanità e la natura.

L'insostenibilità del modello di sviluppo attuale, come indicato dall'Agenda Onu 2030, riguarda, infatti, non solo il profilo ambientale, ma anche quello economico e sociale.

La stima dell'impronta ecologica odierna di un paese, che si chiama “now-casting”, può essere utile anche per chi deve assumere delle decisioni per lo sviluppo di un Paese. Ciò può essere fatto integrando i dati delle Nazioni Unite più recenti e applicando punti dati aggiornati da altre fonti. I nowcast possono fornire una stima ordinaria basata su una combinazione di tendenze storiche e dati recenti, ma sono resoconti biofisici basati su dati riportati e pertanto devono essere trattati con la stessa cautela di un modello di previsione. 

Country Overshoot Days 2023 smPer quanto riguarda il now-casting del nostro Paese (15.05.2023), se tutti agissero come noi italiani avremmo bisogno di quasi tre pianeti Terra per sopravvivere. Peggio di noi solo il Giappone, dopo di noi Svizzera, Cina ed Inghilterra. Gli impatti di questa  eccessiva  spesa ecologica, come evidenziato nel portale dell’Earth Overshoot Day, sono già evidenti nell’erosione del suolo, nella desertificazione, nella ridotta produttività dei terreni coltivati, nel pascolo eccessivo, nella deforestazione, nella rapida estinzione delle specie, nel collasso della pesca e nell’aumento della concentrazione di carbonio nell’atmosfera. 

Per invertire questa rotta quello che andrebbe fatto è riportare in parità il bilancio del pianeta tornando a vivere, produrre e consumare nel rispetto della quantità e qualità delle risorse che lo stesso annualmente ci offre.

Secondo Legambiente vi sono dieci azioni che, se messe in pratica, possono fare la differenza.

Cosa possono fare i cittadini?

  • Energia rinnovabile un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili, in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici ma che permette anche alle famiglie di risparmiare sulla bolletta.A tal proposito si consiglia la lettura dell'opuscolo n.2 - "Comunità energetiche, quando la rigenerazione passa attraverso l'energia pulita" - Associazione Nuove Ri-Generazioni.
  • Corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci (è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti all’origine), riusa (ogni prodotto va utilizzato più volte possibile), ricicla (anche un rifiuto può essere una risorsa).
  • Stile di vita più sostenibile: sono molti i settori in cui ognuno di noi può incidere: con la mobilità sostenibile, o utilizzando fonti rinnovabili, a partire dal proprio fornitore di energia, nella scelta dei prodotti che si acquistano. A tal proposito si consiglia la lettura del breve saggio "Progettare le città... riguarda tutti" di S.Moriondo, pubblicato sul nostro web il 4.04.2023.
  • Orti urbani: dal verde urbano incolto alle aree degradate e ai rooftop garden (l’agricoltura su tetti e terrazzi che mitiga in modo naturale temperatura esterna e interna degli edifici), tutto può essere coltivato e trasformato in terreno per piante officinali e fiori, ortaggi e frutta da destinare al consumo familiare. Gli orti urbani, in crescita costante, forniscono una soluzione efficace per favorire relazioni tra il centro e la zona agricola periurbana, assorbono i gas a effetto serra e sono anche spazi ideali per la salvaguardia della biodiversità e della vita di numerose specie, tra cui le api, una delle più attive famiglie di insetti impollinatori. A tal proposito si consiglia la lettura del breve saggio "Tetti verdi e orti urbani: un volto nuovo alle città" di S.Moriondo,  pubblicato sul nostro web il 14.03.2023.
  • Alimentazione intelligente: fa bene all’ambiente, al Pianeta, alla spesa delle famiglie e alla salute, e permette di evitare anche lo spreco di cibo. Tra i consigli alla base di una spesa intelligente e sostenibile c’è quello di scegliere prodotti freschi, a km0 e con pochi imballaggi. A tal proposito si consiglia la lettura del breve saggio "Rieducarci ad uno sviluppo sostenibile" di S.Moriondo, pubblicato sul nostro web il 5.09.2022.

Cosa può fare il Governo?

  • Più rinnovabili: è necessario autorizzare, entro un anno, 90 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili da realizzare entro il 2026 come proposto da Legambiente, Greenpeace Italia e Wwf Italia.
  • Mobilità sostenibile: servono più colonnine di ricarica e più treni e autobus elettrici nelle città inquinate, più risorse ai Comuni per i Piani Mobilità sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali, ridisegnare lo spazio pubblico e le zone 30 come principale misura di sicurezza stradale. Stop invece ai bonus per l’acquisto di qualsiasi veicolo a motore a combustione.
  • Politiche climatiche più ambiziose: è necessario mettere in campo politiche più ambiziose in linea con l’obiettivo di 1.5 °C e deve prendere misure non più rimandabili come lo stop ai sussidi ambientalmente dannosi.
  • Più economia circolare: è indispensabile che il governo definisca una strategia e un piano nazionale che abbia al centro: mille nuovi impianti di riuso e riciclo, più controlli ambientali e dibattito pubblico nei territori, più semplificazioni e decreti End of waste, lo sviluppo del mercato dei prodotti riciclati.
  • Coinvolgimento dei territori: diventa essenziale un maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico.
Per la Redazione - Serena Moriondo