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"Le fonti energetiche rinnovabili – solare, eolica, idrica, biomassa, geotermica – sono amiche del clima, disponibili, sicure e, se ben programmate e pianificate, sono a basso impatto ambientale ed economicamente convenienti. In Italia, come in altri Paesi, le rinnovabili sono in grado di soddisfare il 100% del fabbisogno di energia, sia attuale, sia dei prossimi anni, utilizzando in modo integrato le diverse fonti, adeguando e gestendo in modo intelligente le reti, governando la domanda e migliorando l’efficienza e il risparmio energetico [..]."

Ma il PNIEC - il nuovo Piano nazionale integrato per l’energia e il clima approvato recentemente dal Governo Meloni - va in tutt'altra direzione (vd. articolo "PNIEC Italia: un'idea inadeguata del futuro energetico e climatico del Paese", 5 luglio u.s.)

"Invece di accelerare, in modo adeguato, lo sviluppo delle rinnovabili per arrivare alla piena decarbonizzazione della produzione di elettricità, il nuovo Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) prevede uno scenario di ritorno al nucleare a fissione, con la costruzione di Small Modular Reactor (SMR), di Advanced Modular Reactor (AMR) e di micro reattori, [..] Il ritorno al nucleare, ancora di più per un Paese che ne è uscito da molti anni, avrebbe un costo molto alto [..]
 
In Italia è in corso una campagna, condotta dalla lobby filonucleare, a senso unico, senza contradditorio, che punta a far credere che, per decarbonizzare l’energia, sia necessaria una quota significativa di energia nucleare.
Per queste ragioni, per contribuire ad una più corretta informazione sulle scelte energetiche e ambientali, per affrontare più seriamente la crisi climatica," si sono mobilitate 100 firme tra rappresentanti Istituzionali, delle principali associazioni ambientaliste, della società civile, del mondo della università e della ricerca, del giornalismo, del sindacato, delle imprese e del terzo settore, per promuovere un100% Rinnovabili Network” in risposta ad un PNIEC che, invece, punta in maniera insensata ad un ritorno al nucleare, troppo costoso e pericoloso.
Tra i promotori anche la Presidente dell'Associazione Nuove Ri-Generazioni, Rossella Muroni e il Segretario Generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi.
 
Le prime cento firme – hanno dichiarato i promotori durante la conferenza stampa di oggi -  rappresentano un primo traguardo, ma la strada da percorrere è ancora lunga. L’obiettivo è quello di avere nei prossimi mesi un numero sempre più crescente di adesioni per far sentire forte e chiara la nostra posizione pro-rinnovabili, contribuire ad una più corretta informazione sulle scelte energetiche e ambientali nel nostro Paese e affrontare al meglio e seriamente la crisi climatica." In autunno è stata preannunciata la prima edizione degli Stati generali per un’Italia libera dalle fonti fossili e dal nucleare.
 

Per la Redazione - Serena Moriondo