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Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), all'unanimità, ha bocciato le nuove Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, definendole ideologicamente tarate e irrispettose del lavoro dei docenti.

Questa è un'ottima notizia, e per chi non conoscesse tutta la vicenda vi invitiamo a leggere l'articolo "PATRIA, INDIVIDUO, IMPRESA: ECCO IL NUOVO PROGETTO DI EDUCAZIONE CIVICA DEL MINISTRO VALDITARA" del 15.08.2024.

Le Linee guida che sostituiscono, a partire dall'anno scolastico 2024/2025, quelle emanate con il decreto ministeriale 22 giugno 2020, n. 35, sono state valutate dal massimo organo consultivo della scuola come "irrispettose del lavoro dei docenti, ideologicamente tarate da privatismo, contenutisticamente venate da individualismo, formalmente - ma non sostanzialmente - coerenti con i valori della Costituzione".

"Il testo delle nuove Linee guida risulta in alcuni passaggi appesantito, anche da espressioni retoriche, in maniera poco funzionale allo scopo di accompagnare le istituzioni scolastiche nella costruzione del curricolo di Educazione civica."

Andrebbero inoltre riformulate - secondo il CSPI - "alcune espressioni e termini anacronistici e impropri (come ad esempio “dal recupero di chi è rimasto indietro”; “di chi non conosce la nostra lingua”)."

In particolare, per quanto riguarda la Carta Costituzionale, è stata sottolineata la mancanza di un riferimento alla relazione sociale tra individuo e collettività per sostituirlo, di fatto, con un approccio “personalistico” e fortemente individualista. Così come l’educazione finanziaria viene ricondotta a mero strumento di valorizzazione e tutela del patrimonio privato quando il suo scopo dovrebbe essere quello di incrementare conoscenze e competenze di cittadinanza economica intesa come funzionale allo sviluppo e al benessere della collettività.

E tra le tante educazioni proposte manca un riferimento esplicito all’educazione contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere.

Il CSPI - nel sottolineare che non sono noti gli esiti della rilevazione effettuata dal ministero sulle modalità adottate dalle istituzioni scolastiche, nell’esercizio della loro autonomia di sperimentazione, per l’introduzione dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica negli aa.ss. 2020/21 e 2021/22,, né eventuali documenti conclusivi dell’attività svolta dal Gruppo di esperti e dal Comitato tecnico-scientifico - mette  in rilievo nel Parere altri due aspetti:

  1. il mancato riconoscimento del grande e importante lavoro pedagogico e culturale che le scuole, nel quadriennio 2020-2024, hanno già sviluppato per strutturare percorsi curricolari coerenti e interdisciplinari.
  2. come le precedenti Linee guida ormai assunte dalle scuole e oggetto di approfondita attività di formazione, non richiedessero particolari revisioni, eccetto le necessarie sistemazioni in riferimento a specifiche novità normative intervenute.

 Valditara è stato sonoramente bocciato su tutta la linea!

* Foto di D A V I D S O N L U N A su Unsplas

Per la Redazione - Serena Moriondo