Dai dati non si può prescindere e nella misurazione del progresso delle società la loro centralità è oramai evidente, ma non sempre osservata alla lettera. Un dato che è progettato per uno scopo preciso può dare indicazioni fuorvianti se usato ad altri fini. La consapevolezza, ad esempio, che misure come il reddito e la ricchezza (PIL) non ci informano su una serie di elementi essenziali e decisivi della vita delle persone è oramai di dominio pubblico, ma non sempre è servito a tenere nella giusta considerazione la misurazione degli altri aspetti del benessere dei cittadini e sulla loro evoluzione, nel corso del tempo. Linda Laura Sabbadini - che ha ricoperto incarichi al vertice dell'Istat e attualmente è considerata una delle massime esperte di livello internazionale in questo campo - ha più volte dichiarato che non si tratta solo di dati, cifre, statistiche: “I numeri – ci ricorda infatti – sono anche uno strumento di democrazia: li devi guardare con attenzione, per capire cosa veramente accade attorno a noi. I numeri sono uno straordinario e al tempo stesso irrinunciabile strumento di libertà. Senza una loro anche minima padronanza si finisce in pasto alle ideologie”.
La recente pubblicazione delle statistiche sulle dinamiche demografiche (che potrete trovare QUI), offre a tutti l'occasione per mettere a sistema una correzione nell'orientamento delle politiche di rigenerazione delle città e dei servizi di welfare del nostro Paese. Le tendenze descritte dai dati pubblicati dall'Istat non sono affatto nuove all'opinione pubblica, anzi, sono ampiamente conosciute, almeno dal punto di vista disaggregato. Ma è la combinazione tra loro che fa aggravare un quadro già di per sè complicato in cui, su condizioni dei più fragili e sulle prospettive per le giovani generazioni, pesa una grave deresponsabilizzazine collettiva che è necessario sanare.
Di questo e molto altro è ciò di cui parla l'articolo di particolare interesse di Gaetano Sateriale dal titolo "Rigenerazione, un percorso appena iniziato" per l'Associazione Nuove Ri-Generazioni.
"Nei prossimi 20 anni calerà la popolazione residente in Italia, aumenterà il numero delle famiglie ma si ridurrà la dimensione media delle stesse, e 4 milioni di persone sopra i 75 anni vivranno da sole (4 famiglie su 10). [..] Cresce l’emigrazione di giovani italiani all’estero, l’immigrazione extraeuropea in Italia non compensa le dinamiche generali di riduzione della popolazione residente e di invecchiamento. [..] Ciascuna di queste tendenze moltiplica le differenze sociali ed economiche tra le diverse aree del Paese.[..] Basterebbero questi pochi dati accertati dall’Istat per mettersi seriamente a studiare quali politiche sociali ed economiche vadano subito adottate per attenuare le conseguenze negative di queste dinamiche."
Gaetano Sateriale, per diversi anni Sindacalista della Cgil e con una importante esperienza amministrativa pubblica alle spalle in qualità di Sindaco di Ferrara, è stato il primo Presidente dell'Associazione Nuove Ri-Generazioni e, oggi, fa parte del Comitato scientifico nazionale; dal 2021, è Responsabile di CERS, il "Coordinamento per l'Emilia Romagna Sostenibile 2030".
Link: Rigenerazione_un_percorso_appena_iniziato_.pdf
* Foto di Honey Yanibel Minaya Cruz su Unsplash
Per la Redazione - Serena Moriondo